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Cani abbandonati, ben 22 in tre giorni: l’allarme dei volontari

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cane abbandonato

I volontari avvisavano sul pericolo di abbandono dei cani sotto Ferragosto. Una paura ben riposta, considerato che sono stati diversi i pelosetti abbandonati lungo le strade d’Italia. Padroni senza cuore, infatti, si sarebbero disfatti dei propri animali per andare in vacanza, quasi fossero un giocattolo e soprattutto mettendo a repentaglio la vita dei migliori amici dell’uomo. 

I cani abbandonati in Italia sotto Ferragosto

Secondo le stime dei volontari animalisti, nelle ultime 72 ore sarebbero almeno 22 i quattro zampe abbandonati lungo le strade italiane. Una situazione tragica, considerato come almeno nel nostro Paese si viaggiava con la media di un abbandono al giorno su tutto il territorio nazionale. Nella maggior parte dei casi, tali inumanità nascono dalla volontà dei “padroni” di passare le vacanze senza i propri animali, arrivando di fatto a ucciderli pur di non portarseli appresso o spendere dei soldi con dog sitter o eventuali pensioni specializzate per animali. 

“Cani vittime della malvagità dei padroni”

Su La Repubblica, emergono le dichiarazioni – senza peli sulla lingua – di un volontario animalista. La persona spiega la follia di certi padroni in questi frangenti, pur di fare le vacanze senza i propri animali: “Sono vittime delle ferie dei loro padroni. Per liberarsene sono gli stessi proprietari a denunciare il proprio animale come un randagio”. 

cane abbandonato in strada

Una situazione molto grave per i pelosetti

Sempre su La Repubblica, parla l’associazione “Nati per Amarti”: “La situazione è molto grave, ormai ci arrivano segnalazioni da ogni quartiere, senza nessun limite territoriale: da Japigia a Torre a Mare, dalla zona di San Girolamo a Carbonara arrivano anche all’area limitrofa all’Ikea di Mungivacca”.

“In molti casi – continuano dall’associazione – sono i cani delle stesse persone che chiamano la polizia locale, per mostrare il ritrovamento solo in apparenza casuale. Se ne sbarazzano facilmente perché sono privi di microchip, e a differenza dell’immaginario comune per fortuna in pochissimi lasciano i propri animali legati a un palo o a una staccionata. Vengono lasciati liberi di vagare, oppure le cucciolate sono posteggiate nella vicinanza dei bidoni dell’indifferenziata in attesa che i passanti si accorgano di loro”.

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