“È stata una scena terribile, ho visto morire Aron, il mio cane, in pochi minuti sotto i miei occhi, senza poter fare nulla per salvarlo. Credevo l’avessero morso, invece era stato accoltellato”. È un racconto disperato e pieno di dolore quello di Ambra. Ieri sera, verso le 19:30 era andata con il suo compagno a comprare un po’ di pizza in via Flavio Stilicone, a Roma, a poca distanza dalla fermata metro Giulio Agricola. Con loro l’amatissimo Aron, un incrocio tra dogo argentino e amstaff.
“Eravamo appena usciti dalla pizzeria. Per mangiare, Aron ci è sfuggito dalle mani ed è corso verso una coppia, che aveva due cani, un labrador nero e un incrocio. Abbiamo urlato e inizialmente Aron si è fermato. Ma lui e il labrador si sono guardati, poi si è scatenato il putiferio. Tutto è successo nel giro di pochi minuti. I due cani si sono azzuffati. Io e il mio compagno siamo corsi per dividerli, ma io sono caduta. Mentre mi rialzavo ho visto che il padrone del labrador prendeva a calci e pugni il mio cane”.
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La ferita mortale
Il racconto di Ambra si fa drammatico. “Mi sono immediatamente rialzata e sono corsa verso il cane, afferrandolo e tirandolo via per il collare. Ma il cane era come tramortito. Ho iniziato a gridare, dicendo ‘Aron, che hai? Stai bene?’ L’ho toccato ovunque, cercando segni di morsi, pensando che il labrador lo avesse magari azzannato da qualche parte. L’ho abbracciato, come per consolarlo, vedendolo così senza forze. In quel momento mi sono accorta che dal suo petto colava qualcosa di caldo. Era sangue. Ma non sembrava un morso. Era una ferita netta, profonda, all’altezza del cuore. Usciva tantissimo sangue”.
Intanto il padrone del labrador, invece di accertarsi di cosa fosse successo ad Aron, era scappato. “Sia lui che la sua compagna erano fuggiti. Ho iniziato a urlare, disperata, perché ho capito che il cane era gravissimo e stava morendo. Attorno a me sono arrivate tantissime persone. Ho chiesto aiuto, mi hanno suggerito di portare Aron dal veterinario, perché era ancora vivo, nella speranza di salvarlo. Ma dopo pochi istanti il mio cane ha smesso di respirare. Siamo andati lo stesso dal veterinario, che ha stilato il certificato di decesso. Il medico ha appurato che non si tratta di un morso, ma di una ferita compatibile con una coltellata. Troppo profonda e netta per essere un morso. La coppia, poi, è fuggita. Perché? Cosa hanno da nascondere quei due?”
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La ricerca della verità e della coppia
Ambra non si dà pace. “Cerco testimoni. Il fatto è accaduto nei pressi di un centro Amplifon. So che è dotato di telecamere di videosorveglianza. Spero che abbiano ripreso la scena e che possano mettere le immagini a disposizione delle forze dell’ordine per riconoscere il proprietario del labrador. Inoltre chiedo a tutti coloro che hanno assistito a quello che è accaduto di aiutarmi. Ieri sera c’erano persone affacciate alla finestra, le ho sentite che mi parlavano. E altre che passavano sul marciapiede. Vi prego, aiutatemi a dare un nome a chi ha ucciso il mio cane. Nessuno lo riporterà in vita, ma non è giusto che se ne sia andato così, come se non sia successo nulla. Aron era il mio migliore amico. E quell’uomo potrebbe fare la stessa cosa in futuro, visto quello che è accaduto…”
La denuncia
Questa mattina sul posto è intervenuta la polizia, che ha avviato le indagini. Sul posto ancora un lago di sangue. Dai primi riscontri, sembrerebbe che gli agenti abbiano già capito chi potrebbe essere l’uomo che avrebbe ucciso Aron. Il cane sarebbe stato colpito addirittura con un pugnale. E questo non sembrerebbe neanche l’unico episodio riguardante l’uomo, già conosciuto dalle forze dell’ordine.
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