E’ stato “strappato” crudelmente al quartiere dove era cresciuto, dove viveva e dove veniva accudito dalle persone che gli davano da mangiare e quelle poche carezze che lo rendevano felice, per essere portato al canile della Muratella, a Roma. Lui, Cucciolone, un cane anziano, non dava fastidio a nessuno, aveva trascorso tutta la sua vita da randagio senza mai creare problemi a persone o ad altri animali.
Come fa sapere la sezione Enpa di Roma, Cucciolone era fino a venerdì pomeriggio di fatto era un cane libero accudito, diritto riconosciuto dall’Art. 9 della Legge Regionale 34/97 in applicazione alla Legge Quadro n. 281/91. Il suo status però non era stato mai formalizzato, anche se le richieste avanzate da diversi cittadini e volontari, negli anni, al Comune di Castel Madama dove viveva, erano state molteplici.
Cucciolone accalappiato con la cerbottana: ferito, strisce di sangue a terra
Cucciolone, prosegue l’Enpa, era un cane anziano, buonissimo, non ha mai dato fastidio a nessuno nei tanti anni vissuti per strada, accudito da molte persone.
Lo scorso ottobre dei ragazzini gli hanno buttato dei petardi contro, l’unica sua reazione è stata ringhiare. Questo sembrerebbe sarebbe bastato per decretare la sua cattura e deportazione per detenzione a vita!
“L’11 febbraio è stato prelevato dal suo ambiente cruentemente, addormentato con una cerbottana, neanche fosse una “fiera”, addirittura ciò gli ha provocato delle ferite come dalle macchie di sangue rimaste sull’asfalto. Cucciolone si è spaventato molto e ha anche vomitato. Il tutto è anche successo in pubblica piazza, all’uscita della scuola, davanti ai bambini rimasti sgomenti e tra le proteste dei cittadini indignati che hanno anche provato a inseguire il furgone che lo ha prelevato per portarlo “in galera”. Tutto questo è assurdo e inaccettabile. Chiediamo al Comune di Castel Madama di prendersi le sue responsabilità. Cucciolone era un cane buonissimo”.
Cattura stile “far west”
I volontari Enpa sono indignati. “Quello che è successo a questo povero angelo è una vergogna”, scrivono sulla pagina ufficiale Facebook Enpa di Roma, “Cucciolone era un cane anziano ma stava bene! A quanto risulterebbe dalle prime ricostruzioni la sua cattura viene descritta in “stile far west”: sarebbe stato inseguito per il paese da alcuni addetti, probabilmente riconducibili a una ditta in appalto, in tuta mimetica “stile Rambo” con fucili tele-narcotizzanti e sarebbe stato narcotizzato ben 3 volte. Ciò gli avrebbe provocato in primis vomito e delle ferite sanguinanti come dalle foto inviateci.
Nella giornata di ieri abbiamo già chiesto tramite il nostro legale che venga sottoposto ad esame autoptico per accertare le cause di morte e la correlazione tra la morte e le modalità di cattura vanno certamente indagate e se ci sono delle responsabilità legalmente accertate.
Chiediamo ai testimoni oculari di quel disgraziato pomeriggio, che ci risulta siano molti, per favore di farsi avanti e contattarci per aiutarci e contribuire a che sia fatta GIUSTIZIA PER CUCCIOLONE! Potete contattarci scrivendo a: roma@enpa.org“
Accalappiato e morto subito dopo: giustizia per Cucciolone
Enpa, appena il cane è stato catturato, ha chiesto immediatamente che fosse valutato dalla Asl veterinaria, come prevede la normativa, e reimmesso al suo territorio. Ma poche ore dopo la cattura, Cucciolone è morto. Perché? La povera bestiola è rimasta ferita durante la cattura, come dimostrano le macchie di sangue rimaste sull’asfalto. Ma non solo: il trauma subito da Cucciolone, la paura che ha provato mentre lo prelevavano per portarlo al canile della Muratella, a Roma, sicuramente ha provocato uno choc non indifferente, che ha inciso sul decesso, avvenuto poche ore dopo la cattura, nel canine romano. Perché Cucciolone è stato strappato al suo habitat naturale? E perché in quella modalità così cruenta? Chi risponderà della sua morte? Ci sarà mai giustizia per quel cane dagli occhi dolci?