“Campo Ascolano, quartiere residenziale dotato di …zero servizi. Eppure quello che i residenti chiedono da anni non è molto, un miglior collegamento utilizzando i trasporti pubblici, un giardino, una piazzetta, una pista ciclabile e magari le scuole primarie e un bancomat. Servizi minimi per la vivibilità di un quartiere in cui fino a dieci anni fa non c’era nemmeno la chiesa. Poi l’illusione che qualcosa potesse finalmente cambiare con l’acquisizione di terreni da parte della precedente Amministrazione ove realizzare delle opere pubbliche, ma oggi ancora delusione”.
A parlare Emanuela Pecchia, consigliere comunale di opposizione, residente proprio a Campo Ascolano.
“Il primo atto del Sindaco Zuccalà nel quartiere – prosegue Emanuela Pecchia – è stato posizionare le vecchie panchine rimosse (senza nemmeno dare una passata di vernice) dai giardini di piazza Italia a Torvaianica, recentemente inaugurati dopo i lavori di riqualificazione, un progetto di qualità portato a termine e che sarebbe bello estendere in tutti quartieri. Questa dovrebbe essere la mentalità portante, acquisire il gusto del bello e non realizzare opere minimali solo per poter dire “l’ho fatto”. Opere che bisogna saper custodire e curare, incentivando i cittadini ad amare e difendere ciò che hanno e sanzionando severamente chi non le rispetta. Le parole di accompagnamento a questo gesto del Sindaco Zuccalà sono state “preparare Torvaianica al meglio per la prossima stagione estiva”: saranno veramente colpiti tutti coloro che verranno in vacanza questa estate! Certo per chi prima non sapeva dove sedersi anche questo è meglio che niente, ma se il buongiorno si vede dal mattino è chiaro che il futuro, almeno di questo quartiere, non potrà essere splendente e io, come tanti residenti, non posso che esserne amareggiata. Le promesse di miglioramento fatte anche nell’incontro con il Nuovo Comitato di Quartiere, semmai venissero realizzate, saranno probabilmente basate su interventi minimali e le panchine riciclate ne rappresentano certamente l’intenzione”.
“In merito alla vivibilità dei nostri quartieri – conclude la consigliera – c’era e ancora c’è tra i miei obiettivi quello che i cittadini non debbano più elemosinare all’Amministrazione Pubblica il minimo sindacale, mi auguro che su questo presupposto anche l’attuale amministrazione inverta la rotta”.