A Roma si attendono temperature roventi, da capogiro stando alle previsioni dei meteorologi per le prossime settimane. Il bollettino rosso delle previsioni meteo segna per almeno 10 giorni un caldo record, con temperature nel Lazio dai 37 ai 38°. Roma si prepara così all’afa estiva e a picchi di calore che metteranno a rischio la salute soprattutto dei soggetti fragili, tant’è che il Ministero della Salute ha già diramato un allarme per permettere alle persone di ripararsi in questi giorni asfissianti.
L’allarme del Ministero della Salute: “Possibili effetti negativi per la salute”
Il Ministero della salute ha pubblicato i bollettini rossi riferibili alle temperature estive 2023 e il primo resoconto è particolarmente preoccupante, con una penisola “in fiamme”. Per questo il Ministero si è attivato sconsigliando alle persone particolarmente esposte a ricadute fisiche di uscire di casa. Le condizioni dei prossimi 10 giorni corrisponderanno infatti a un livello 3, che “indica “condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche”, ricorda il ministero.
Le città più calde con il “bollino rosso”
Roma e Rieti sono attualmente le città più colpite dal caldo, nonché le uniche che avranno il bollino rosso per tre giorni consecutivi. Dall’11 luglio però le ondate di calore riguardano anche altre 8 città: alle due città laziali si aggiungono Bolzano, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia e Torino. Per mercoledì 12 luglio il ministero conferma invece il bollino rosso, oltre che per Roma e Rieti, anche a Firenze, Frosinone, Latina, Perugia. Mercoledì sarà il primo giorno di bollino rosso per Bologna.
Cosa prevede il “piano caldo” della Regione Lazio
In particolare nel Lazio per fronteggiare l’ondata di calore “sono state allertate anche le strutture sanitarie che potranno essere chiamate a fronteggiare un incremento di patologie o emergenze legate agli effetti delle alte temperature”, ha sottolinea la Regione in una nota. Inoltre, “La Regione Lazio ha invitato le amministrazioni locali a regolare le proprie funzioni di protezione civile e socioassistenziali rispetto a questo specifico rischio per la popolazione fragile e più esposta”.