L’hanno trovata riversa a terra, crivellata da colpi di fucile, a poca distanza dal punto dove si era persa il giorno prima. Lei, Lana, la cagnolina che i padroni chiamavano affettuosamente anche Banny, stava cercando di tornare a casa. Ferita, cercava la salvezza, senza però riuscirci. L’ennesima vicenda di violenza contro gli animali è avvenuta a Velletri, nei pressi di via dei Fienili. A raccontare la storia della cagnolina è Elisa, la sua padrona, sconvolta dall’accaduto.
Lana, uccisa barbaramente a colpi di fucile
“La nostra povera Banny, così la soprannominavamo, è stata trovata molto vicina al punto da cui si era allontanata, in un terreno su via dei Fienili, a Velletri – scrive in un post Elisa – Probabilmente stremata dai colpi cercava di tornare al sicuro in cerca di aiuto ma, devastata come era, non ci è riuscita e si accasciata tra l’erba alta”.
Elisa spiega l’antefatto. “Lana si era allontanata verso le 10.00 di mercoledì mattina, 29 marzo. L’abbiamo cercata in lungo e in largo, di giorno e di notte. Poi abbiamo fatto la triste scoperta solo il giorno seguente. Chi abita in zona ha sentito i colpi alle 10.30 del mattino, vicino all’area da cui si è allontanata e dove è stata trovata. Non è stato un colpo accidentale, Lana giaceva molto vicino alla strada, nessuno avrebbe sparato in piena mattina in mezzo alla strada. Considerato anche il fatto che la caccia non è aperta, È VIETATO SPARARE. Qualcuno ha messo fine alla sua vita nel modo che più la terrorizzava”.
Chi era la cagnolina uccisa: maltrattata in passato
“Oltre al dolore che non si può spiegare a parole – scrive Elisa – proviamo profonda indignazione per come quell’essere ci ha portato via Banny. A ciò, si aggiunge anche l’imbarazzo nei confronti di alcuni concittadini che avrebbero definito “normale il fatto che un cane che si allontana dal padrone faccia questa fine“. Un animale non avrebbe mai fatto un gesto tanto insensato e disgustoso. Se questa vile persona, invece di crivellarla, l’avesse solo per un istante guardata in quegli occhioni dolci e le avesse dato una carezza, lei gli avrebbe migliorato sicuramente la giornata e gli avrebbe insegnato cosa è l’amore per la vita.
Avevamo adottato Banny dopo averla trovata abbandonata in strada pelle e ossa, quasi divorata dai vermi, perché qualche cacciatore aveva pensato di sbarazzarsene… sapete, Banny era nell’aspetto un cane da caccia ma l’unica cosa che sapeva cacciare erano i cuscinoni morbidi in casa per acciambellarcisi sopra. Aveva paura della sua stessa ombra, figuriamoci del rumore di un colpo d’arma. Appena arrivata in famiglia era intimorita da qualsiasi persona e ha impiegato qualche anno a fidarsi di nuovo degli umani, forse questo è stato il suo più grande errore. Sicuramente non accadrà nulla al responsabile di questa insensata atrocità ma speriamo che più persone possibili vengano a conoscenza di questa, non troppo rara, perla di civiltà. Quando sentite un colpo d’arma da fuoco dovete chiamare immediatamente le forze dell’ordine, solo in questo modo possono intervenire. Fatelo. Quello che è stato fatto alla povera Banny non deve accadere di nuovo.
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