La sua storia ricorda quella di Alfredino Rampi. Anche lui, Tanmay Sahu, è caduto in un pozzo. E, come il piccolo Alfredino, non ne è uscito vivo. La tragedia è accaduta in India, centrale del Madhya Pradesh. Il bimbo, di soli 8 anni, è precipitato martedì 6 dicembre, mentre stava giocando con gli amichetti e la sorellina. Correndo, è inciampato nel pozzo, cadendo all’interno.
Precipitato nel pozzo davanti agli occhi della sorella
La tragedia era avvenuta sotto gli occhi della sorellina del piccolo Tanmay, che era corsa ad avvisare il padre. Immediatamente erano stati allertati i soccorsi, giunti sul posto. “Il bimbo respirava, abbiamo sentito la sua voce, quando siamo arrivati e abbiamo provato a chiamarlo. Le operazioni di soccorso sono iniziate alle ore 18:00 del 6 dicembre”, aveva dichiarato il padre di Tanmay.
Per cercare di raggiungerlo, i soccorritori hanno iniziato a scavare un tunnel parallelo. un lavoro portato avanti senza sosta, giorno e notte, alternando le squadre. Il bimbo era incastrato a circa 30 metri di profondità. Le sue attività venivano monitorate attraverso una telecamera. Ma, al terzo giorno di lavori, trascorse circa 60 ore dalla caduta del bambino, Tanmay non ha più risposto alle sollecitazioni dei soccorritori. E tutti hanno iniziato a temere il peggio.
La terribile notizia
Questa mattina, sabato 10 dicembre, i soccorritori sono riusciti a raggiungere il punto in cui si trova Tanmay, unendo i due tunnel. Ma il bimbo, portato in ospedale, è arrivato al nosocomio ormai senza vita. I soccorritori hanno raggiunto Tanmay alle 5.30 di questa mattina. Poi la corsa in ospedale, ma lì i medici lo hanno dichiarato morto. Adesso si attende l’autopsia. In India non è la prima volta che accadono incidenti di questo tipo, a causa dei pozzi artesiani che si trovano nelle campagne e che troppo spesso vengono lasciati scoperti.
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