Cacciata di casa perché lesbica a soli 16 anni. E’ accaduto a una delle protagoniste de Il collegio 4, Mariana Aresta, che ha affidato a Instagram le sue parole di sfogo. Attraverso le storie sul social network, la sedicenne ha raccontato di come, dopo la pubblicazione di una foto che la ritrae con la sua compagna Enrica, in casa si sia arrivati ai ferri corti “Possono dei genitori abbandonare un figlio? Mi hanno detto di nuovo che me ne devo andare di casa perché non sono normale. Non so più cosa fare, aiuto”, ha scritto la ragazza, vittima di omofobia in famiglia.
“Ogni volta che insultate i vostri genitori ricordatevi che io farei di tutto per avere una famiglia – ha proseguito Mariana pubblicando una sua fotoni lacrime – Posso avere fama, autostima, tutto quello che volete, ma non ho mai avuto una famiglia”.
Mariana ha poi messo online un sondaggio per i suoi follower, chiedendo se nella foto che la ritraeva con la sua fidanzata ci fosse qualcosa di sbagliato. Ovviamente la risposta dei fan è stata negativa.
“Sono sicurissima che per il 99% del sondaggio sarà ‘no’ e questo perché obiettivamente non ci sta nulla di male. Mi è stato richiesto di eliminare questa foto da parte di un mio caro molto vicino. Da una questione di pura immagine siamo passati ad una questione personale. Con la mia ragazza che adesso non può nemmeno più venire a casa mia... ‘casa’ da cui sono andata via per due mesi”.
Mariana ha poi voluto inviare queste parole al padre: “Messaggio a mio padre: io me ne vado di casa, visto che mi ci hai cacciata, ma questa foto innocua non se ne va da questo profilo”.
Diverso invece il rapporto con la mamma: “Visto che ho notato molta poca chiarezza nei fatti che ho esposto in un momento di super panico ci tengo a precisare che mi è venuta contro tutta la famiglia eccetto mia madre, che riteneva che avrei potuto evitare tutto questo non postando quella foto, ma che è comunque rimasta dalla mia parte, pertanto anche lei è stata “cacciata” di casa”.
Poi un’altra storia, in cui Mariana ringrazia i follower per tutto il supporto che le stanno dando, rassicurandoli perché lei ce la sta mettendo tutta, pur essendo in un punto di non ritorno.