Uomo prende a sassate un autobus del Cotral: Carabinieri lo fermano nel Comune di Sezze, in provincia di Latina.
Momenti di panico su un bus di Cotral. Durante una sosta presso una fermata del territorio pontino, un uomo avrebbe cominciato a vandalizzare il mezzo pubblico. Una situazione che ha creato grande paura negli utenti che viaggiavano sull’autobus, con l’autista che è stato costretto a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine sul posto: solo l’arrivo dei Carabinieri ha fermato l’atto vandalico e posto in stato di arresto il soggetto.
Sassate contro un autobus del Cotral
Tutto si è svolto ieri mattina, presso una fermata dell’autobus Cotral nel territorio di Sezze. Un uomo straniero avrebbe cominciato a lanciare pietre contro il bus, senza un apparente motivo. Per il lancio di sassi, il soggetto avrebbe approfittato della sosta del mezzo presso una fermata: un’azione vandalica che ha provocato ingenti danni alla portiera del mezzo di trasporto e soprattutto al vetro del parabrezza anteriore.
L’arrivo dei Carabinieri per fermare il vandalo di Sezze
Sul posto si sono precipitati i Carabinieri, che hanno temuto anche il ferimento del dipendente Cotral e gli utenti che in quel momento viaggiavano sull’autobus. Alla fermata, hanno trovato il vandalo in forte stato di agitazione. Una volta che lo hanno calmato, è stato trasferito presso l’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina per valutare le condizioni psico-fisiche del soggetto e vedere se aveva fatto uso di droghe o alcol.
Il vandalo del bus Cotral
Al momento del riconoscimento, l’uomo è risultato un cittadino proveniente dalla Tunisia e residente da anni nel Comune di Latina. Sulle sue spalle, come esplicitato dal database del Ministero dell’Interno, pesavano ben 4 decreti di espulsione dal territorio italiano: nella sua condotta in Italia, diversi gli episodi legati a grave violenza verso altri soggetti. L’ultimo decreto di espulsione che era stato rilasciato all’uomo, è avvenuto peraltro poche settimane fa. Le forze dell’ordine, vedendo questo aspetto, hanno aperto un’indagine per comprendere il motivo legato alla permanenza del soggetto in Italia nonostante tutto.