Ancora sassi contro i bus in transito a Roma. E stavolta non solo contro uno. Ma la sassaiola è stata continua e mirata. È iniziata l’altro ieri, il 5 gennaio, in via Candoni, a pochi passi dal campo rom, in zona Magliana. Sono state colpite 4 vetture Atac. Il giorno dopo il copione è stato ripetuto. Stavolta sono stati bersagliati 3 bus, anche questi costretti a rientrare nel deposito senza poter effettuare le corse.
A far conoscere l’accaduto Eugenio Patanè, Assessore alla Mobilità di Roma Capitale. “Siamo costretti ancora una volta a denunciare la situazione del campo rom di Via Candoni a Magliana. Nonostante i ripetuti accessi e censimenti delle forze dell’ordine, ieri sera tre vetture Atac sono state bersagliate con sassi e messe fuori servizio. L’altro ieri sera altri quattro bus. Si tratta peraltro di tutte vetture nuove”.
Situazione pericolosa: “Delocalizzare il campo rom”
“La situazione – aggiunge Patanè – non cambia ed è pericolosa, l’unica soluzione è delocalizzare quel campo rom che, come sostenuto più volte anche da Questore, Prefetto e Comandante dei Carabinieri, non può stare accanto ad un obiettivo sensibile perché i suoi abitanti hanno dimostrato a più riprese di non essere persone civili. È sempre più urgente arrivare dunque alla delocalizzazione del campo rom perché la situazione non è più sostenibile sotto tutti i punti di vista: economico, sociale, operativo e soprattutto perché viene messa a repentaglio la sicurezza degli operai e degli autisti”.
I precedenti
Questa non è certo la prima volta che i bus in transito – in partenza o in arrivo verso i capolinea – vengono colpiti da feroci sassaiole. È anche capitato che venissero, oltre che danneggiati i mezzi, feriti gli autisti. Una situazione insostenibile, sia per i costi, che per i disservizi conseguenti, oltre che per la sicurezza. “I casi di sassaiole contro i bus dell’Atac su via della Magliana sono centinaia negli ultimi anni, decine solo nel 2022″, ha spiegato il segretario della Lega Daniele Giannini. “Chi lancia quei sassi non lo fa per puro spirito vandalico, ma ha uno scopo preciso: l’obiettivo è l’adiacente deposito Atac, dove le vetture danneggiate vengono parcheggiate in attesa della riparazione. È in quel momento che scattano i raid per cannibalizzare i mezzi e rubare i cavi di rame, con ulteriore danno erariale alle casse già in difficoltà dell’azienda di trasporto pubblico romano”.
Roma, ancora sassi contro un bus Atac in transito in via Candoni