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Bullismo e violenza nella struttura di accoglienza: arrestati i componenti di una baby gang

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14enne riempito di botte ai colli portuensi

Cinque minorenni e un maggiorenne sono stati arrestati perchè ritenuti responsabili di atti persecutori, lesioni ed estorsioni nei confronti di altri minorenni che si trovano presso una struttura di accoglienza aquilana. Questa mattina, il personale della Squadra Volanti e della Squadra Mobile di L’Aquila, con la collaborazione delle Squadre Mobili di Roma e Latina, ha proceduto agli arresti dei sei indagati, dando esecuzione alle misure di custodia cautelare in carcere.

Le denunce delle vittime che hanno portato al provvedimento cautelare

I provvedimenti cautelari sono stati richiesti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila, che ha coordinato più indagini della Polizia di Stato, scaturite da singoli ma reiterati episodi segnalati alle Volanti e da più denunce delle vittime minorenni. Le persone offese lamentavano, negli ultimi mesi del 2022, di essere vittime di pesanti atti di bullismo, vere e proprie estorsioni commesse da parte di un gruppo di loro coetanei.

Gli indagati, quasi quotidianamente, accerchiavano i malcapitati e li vessavano fino ad usare violenze fisiche, esercitando costantemente la forza intimidatrice del branco. In talune occasioni li costringevano a consegnare il denaro e sigarette in loro possesso e solo allora interrompevano le violenze.

Le violenze si consumavano in una comunità per minorenni

Tutto questo avveniva all’interno di una comunità per minorenni aquilana o anche in luoghi di ritrovo del capoluogo. Le vittime erano fortemente intimorite e venivano minacciate di ulteriori abusi se avessero parlato, pertanto, non si recavano al pronto soccorso e non denunciavano alle autorità o agli educatori. Anche gli educatori, quando assistevano direttamente a episodi di violenza, intervenivano per interrompere le azioni criminose, ed erano costretti a chiamare le forze dell’ordine, poiché loro stessi restavano vittime di lesioni e minacce. È proprio a seguito di uno degli ultimi interventi della Squadra Volanti che i minorenni hanno preso coraggio e, assieme agli educatori, hanno denunciato lo stato di bullismo in cui erano costretti a vivere.

Le indagini che ha portato agli arresti

La Procura della Repubblica per i Minorenni ha delegato alla Polizia di Stato una stringente indagine focalizzata sugli autori delle numerose condotte persecutorie in modo da raccogliere le opportune fonti di prova per poter richiedere le necessarie misure cautelari, volte ad interrompere le violenze nei confronti delle giovanissime vittime. Il G.I.P. del Tribunale per i Minorenni ha pienamente accolto le richieste della Procura, vista la necessità di tutelare i minorenni dai gravi fatti di bullismo.

Torna il problema della violenza giovanile

Questa indagine, condotta dalla Procura per i Minorenni, ha ancora una volta posto l’attenzione sul fenomeno della violenza giovanile, che può sfociare nella commissione di gravi e reiterati delitti che necessitano di una tutela rapida e incisiva. Gli indagati minorenni saranno oggetto di misure restrittive ma finalizzate al loro recupero educativo e al corretto sviluppo della persona. Il livello di guardia della Procura della Repubblica per i Minorenni e della Polizia di Stato è sempre alto nei confronti di tutti i fenomeni di criminalità giovanile, finalizzato a interrompere le azioni delittuose, nell’ottica del recupero dei giovani coinvolti.   

 

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