Sono 18 le condanne definitive notificate dai Carabinieri della Compagnia di Tivoli che ieri pomeriggio, unitamente a quelli delle Compagnie di Alba Adriatica, Roma Eur, Montesilvano, Grosseto e Spoleto, hanno dato esecuzione a ordinanze di esecuzione pena definitiva nell’ambito dell’operazione Tibur, che risale al 2018. Queste 18 persone devono scontare delle pene detentive, che sommate tra loro fanno un totale di 204 anni, per il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti loro contestato.
Operazione ‘Tibur’: traffico di droga e controllo nell’area est della Capitale
Le 18 persone condannate definitivamente ieri fanno in realtà parte delle 39 che all’alba dell’8 marzo del 2018 sono state colpite da un’ ordinanza di custodia cautelare dopo l’operazione “Tibur”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma e condotta dai Carabinieri della Compagnia di Tivoli. Una lunga indagine che ha fatto scoprire l’esistenza di un’organizzazione dedita alla gestione del monopolio del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti, nell’area est della Capitale. Gli investigatori, raccolti tutti gli elementi, hanno potuto ricostruire i tasselli di un mosaico, che ha portato alla luce un pericoloso quadro criminale.
Come agiva il sodalizio criminale
Il gruppo, infatti, si era imposto nell’area est della Capitale con una serie di aggressioni e minacce gravi nei confronti di pusher concorrenti o di clienti che non avevano pagato il conto. A volte, qualcuno di loro è stato pestato di botte, costretto a pagare i debiti di droga. Un sodalizio criminale, che aveva un’azione di controllo del territorio con tanto di vedette e servizi di pedinamento, che è stato ora finalmente smantellato.