“Sei un’incapace, ti faccio sputare sangue, ammazzo te e la tua famiglia, te ne devi andare”. Ma anche: “Sei una puttana, meridionale di merda”. Sono alcuni degli episodi, come ricostruito dalla Procura, che hanno convinto il giudice monocratico a condannare l’imputato, difeso dall’avvocato Sonia Ranieri, a un anno e quattro mesi per maltrattamenti nei confronti della moglie. Lo ha riportato il sito online de Il Corriere della Sera.
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Picchia e aggredisce la moglie, 52enne condannato
L’uomo, R.V. di 52 anni, avrebbe attaccato la moglie talvolta anche davanti ai figli, che all’epoca (i fatti risalgono tra il 2015 e il 2019) erano ancora minorenni. Ma c’è un giorno preciso: il 19 luglio 2015, quando cioè l’uomo torna da un fine settimana trascorso a Milano con l’amante. Una volta a casa, il 52enne si scaglia contro la moglie, accusandola di aver minacciato l’altra per telefono.
Lei nega e dimostra con il cellulare che si tratta di falsità. Lui, però, non solo le strappa il telefono dalle mani, ma lo distrugge e le dà alcuni schiaffi davanti ai figli. La donna, così, spaventata, chiama i genitori. Ma l’uomo si accorge della telefonata e insulta persino i genitori: “Meridionali di merda, non avvicinatevi a questo cancello, ammazzo la tua famiglia e tutti voi”.
Il linguaggio violento dell’uomo
Ma non è tutto: anche con gli amici, il linguaggio dell’uomo è tutt’altro che delicato: “Questa donna è malata di mente, la faccio internare, la faccio rinchiudere, così gli levano i figli, perché li sta rovinando, è una cogliona e una merda”. Il tutto dopo che la donna era fuggita da casa per via dell’ennesima sfuriata verbale e fisica del marito.