Migliaia di persone alla sfilata del Roma Pride 2023, con un boom di presenze che ha seguito il corteo per i diritti LGBTQ+ all’interno del Centro Storico Capitolino. Erano previste 10.000 persone, ma l’afflusso di donne, uomini e bambini ha superato le più rosee aspettative, andando molto al di là dei numeri iniziali. Un fiume di gente, che ha riempito la Capitale di colori e allegria. L’evento è partito quest’oggi da piazza della Repubblica, con in testa Paola & Chiara, madrine della manifestazione, e seguite da migliaia di attivisti e attiviste che rivendicavano maggiori diritti, in Italia, per la comunità arcobaleno.
Il Roma Pride 2023 all’insegna dei diritti
Un evento che, almeno oggi, ha raccolto dietro le sue spalle tutta l’area progressista. Chi oggi fa opposizione al Governo Meloni, ha accolto l’invito della comunità LGBTQ+ a presenziare alla manifestazione. Tra le forze politiche, anche il Movimento 5 Stelle si è mosso verso il riconoscimento dei diritti per le coppie omosessuali. In tal senso, sull’argomento si è esposto il consigliere comunale Paolo Ferrara: “Se baciare un uomo dovesse significare andare all’inferno, io ci vado. Così potrò vantarmi, tra le fiamme e i dannati, di aver contribuito a riportare il mondo sulla giusta strada. A chi dice che il Pride è volto a promuovere comportamenti illegali, rispondo così, con un bacio.Una luce nel momento più buio. Questa destra ha invece oltrepassato la soglia, ha superato la linea invalicabile”.
La Queeresistenza
Un evento che prende le tinte di una manifestazione più politica in confronto al passato, tanto da denotare i colori di una “sinistra arcobaleno”. Per l’occasione, il corteo è stato ribattezzato come “Queeresistenza”, proprio come atto di “resistenza” a quella che viene percepito come un “Governo ostile” da parte della comunità LGBTQ+. Una protesta di dissenso verso le politiche di Giorgia Meloni e soprattutto sul campo dei diritti, che in queste ore stanno vedendo abbracciare la manifestazione anche i volti di Elly Schlein e il sindaco Gualtieri. Proprio ieri, il Sindaco di Roma ha registrato i figli nati all’estero di due coppie omogenitoriali.
“Le strade della nostra città si tingono dei colori e dell’allegria del RomaPride – ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri – Roma, città inclusiva e democratica, è orgogliosa di essere, oggi più che mai, la Capitale dei diritti di tutte e tutti, nessuno escluso. Sui diritti bisogna andare avanti, non indietro”.
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