Il prolungamento al 28 agosto del blocco dei licenziamenti è saltato. Ad oggi il blocco resterà in vigore solo fino al 30 giugno 2021. Pertanto nel mese di luglio, le aziende avranno la facoltà di licenziare e utilizzare la Cassa Integrazione ordinaria.
Il blocco saltato
Da Palazzo Chigi arriva la nota in merito al blocco dei licenziamenti: ”All’esito di un percorso di approfondimento tecnico svolto sulla base delle proposte avanzate dal ministro Orlando in Consiglio dei ministri che prevedono un insieme più complessivo di misure per sostenere le imprese e i lavoratori nella fase della ripartenza, è stata definita una proposta che mantiene la possibilità per le imprese di utilizzare la Cassa integrazione ordinaria, anche dal primo di luglio, senza pagare addizionali fino alla fine dell’anno impegnandosi a non licenziare. Nell’ambito di questo percorso resta aperto il confronto con le parti sociali”, ma anche che ”dalla Cassa integrazione ordinaria gratuita fino a fine anno per le imprese che si impegnano a non licenziare al contratto di rioccupazione a tempo indeterminato, dal rafforzamento del contratto di solidarietà al contratto di espansione per favorire la staffetta generazionale nelle aziende fino agli sgravi contributivi del 100% per i lavoratori assunti nei settori del commercio e del turismo”.
Rispetto all’argomento è intervenuto il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, il quale ha dichiarato che “La proposta del Ministro Orlando, che ha ben spiegato durante il Consiglio dei Ministri le ragioni delle sue scelte, è chiara e condivisibile. Il ministro punta a consentire alle aziende un’ordinata uscita dal blocco dei licenziamenti, tutelando in questa fase ancora delicata per l’economia del nostro Paese tanto i lavoratori quanto le imprese.”
A intervenire sulla questione sono stati i segretati di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri: ”È inaccettabile e socialmente pericolosa la posizione della Confindustria che si ostina a rifiutare la proroga del blocco dei licenziamenti in questa fase, tanto più alla luce dei finanziamenti di carattere sia generale sia specifici, destinati alle aziende e mai selettivi”.