Le proteste di Ultima generazione proseguono anche sotto il caldo rovente. Questa mattina gli attivisti hanno bloccato l’A1 a Fiano Romano, muniti di cartello “Stop carbon fossile”, occupando dalle ore 9.00 la carreggiata e impedendo ai conducenti di proseguire verso Roma creando numerosi disagi al traffico veicolare. L’appello del collettivo è rivolto anche stavolta, come fu poche settimane fa con il blitz di Extiction rebellion e Piazza Venezia, al Governo Meloni, a cui chiede di opporsi alle scelte nell’ambito della produzione dell’energia.
Bloccata l’A1 all’altezza del km 528 oggi 25 luglio
Dopo aver toccato con le loro proteste il Senato, Ultima generazione torna a far parlare di sé scendendo in strada. Questa mattina nove persone aderenti alla campagna “Non paghiamo il fossile” hanno bloccato il traffico sull’A1, da Firenze verso Roma all’altezza di Fiano Romano, al km 528+600. Dopo circa 20 minuti di blocco e di proteste da parte dei conducenti, sono arrivate sul posto le Forze dell’ordine, che hanno portato via “di peso” i presenti liberando la carreggiata. “Ci hanno ammanettati ma non siamo violenti. La violenza dei temporali di stanotte quella non può essere fermata“, protestano nelle stories Instagram gli attivisti.
Ultima generazione: “Fenomeni estremi senza precedenti”
Alla base delle proteste di Ultima generazione non c’è solo la visibilità pubblica ma il tentativo di sensibilizzare quante più persone sugli effetti del surriscaldamento globale, che l’Italia subisce in modo inequivocabile con eventi estremi, come quelli degli ultimi giorni.
“Assistiamo a fenomeni estremi senza precedenti. Grandinate con chicchi come palle da tennis si sono abbattute su Veneto, Lombardia, Romagna e Marche”, intervengono gli attivisti, “Trombe d’aria su Milano e sul Ravennate; violente mareggiate nel litorale delle Marche, blackout a catena, e a Catania anche l’interruzione del servizio idrico”.
Una presa di coscienza che passa anche dalle voci dei giovani volontari, preoccupati sul loro futuro. “Sono Pietro, ho 20 anni e sono terrorizzato”, racconta uno di loro, presente questa mattina, “Da un giorno all’altro potrei restare senza acqua corrente in casa. È spaventoso, e soprattutto è ingiusto. Chi governa non dà risposte. Continuiamo a perdere acqua dalla rete idrica e continuiamo a vedere le nostre tasse investite nella causa di questa crisi: i combustibili fossili”.