Silvio Berlusconi è stato sempre considerato un personaggio controverso. Benvoluto da tanti, ma anche ostacolato e poco stimato da altri. Trattandosi di un uomo sempre sovraesposto a causa dei suoi ruoli politici e del suo impegno imprenditoriale, come è naturale che sia, ha provocato, nel corso della sua vita, posizioni contrastanti. E non c’è niente di male… Il problema nasce quando un cittadino scrive sui social insulti nei confronti di Berlusconi, il giorno dopo la sua morte. Un fatto sul quale il sindaco di Pontecorvo, Anselmo Rotondo, non ha potuto e non ha voluto soprassedere.
L’autore degli insulti a Berlusconi denunciato dal sindaco di Pontecorvo
Il Primo cittadino del piccolo centro in provincia di Frosinone ha deciso di denunciare ai carabinieri l’accaduto, come riporta La Repubblica. E i reati che sono stati ipotizzati sono diversi: si va dall’istigazione all’odio al vilipendio e dalla diffamazione a mezzo Facebook al danno di immagine alla città. Insomma il pontecorvese che ha voluto insultare l’ex Premier di Forza Italia, partito nel quale Rotondo milita, ora rischia davvero grosso.
Il contenuto del post che ha indignato il Primo cittadino
Il sindaco non ha alcuna intenzione di fargliela passare liscia. Ma non solo all’autore del post, anche a quanti hanno commentato con altre offese nei confronti di Berlusconi. La denuncia di Rotondo è stata inviata anche alla Prefettura di Frosinone, a Palazzo Chigi e al Quirinale. Un comportamento che vuole venga punito come di dovere e, forse, anche in maniera esemplare, per evitare che possano ripetersi episodi analoghi. Il contenuto del post che ha indignato il primo cittadino recita così: “È morto un nano mafioso. Lo aspettano Falcone e Borsellino: non può marcare visita”. Ora non resta da vedere quale sarà lo svolgimento della vicenda e la posizione che verrà assunta dalla Procura al termine delle indagini…