Banda del buco in azione vicino Roma. I malviventi hanno messo nel mirino una tabaccheria: una volta dentro, dopo aver praticato un foro nel tetto con un piccone, hanno fatto razzia di gratta e vinci e sigarette.
Maxi colpo sventato dai Carabinieri la notte di San Valentino. Protagonista del tentato furto la cosiddetta banda nel buco, che chiaramente non identifica uno stesso gruppo criminale (come quello sgominato recentemente dalla Polizia) quanto piuttosto un modus operandi che contraddistingue i colpi messi a segno da chi utilizza questa tecnica: un foro praticato nelle pareti per accedere ai locali da svaligiare.
Banda del buco in azione a Castelnuovo di Porto
I fatti risalgono alla notte del 14 febbraio scorso ma la notizia è stata diffusa soltanto in queste ore. Ebbene la banda, composta da tre persone in tutto, con il volto travisato, era riuscita ad introdursi in una tabaccheria situata sulla via Flaminia nel Comune di Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma.
Davvero ingente il bottino considerando che i banditi erano riusciti a trafugare sigarette e “Gratta&Vinci” per un valore di circa 20.000 euro. Per compiere il furto si erano serviti di un piccone, praticando un buco nel soffitto dell’esercizio commerciale, facendo accesso e agendo indisturbati.
L’intervento dei Carabinieri
Qualcosa però è andato storto. Sì perché proprio durante le fasi finali del colpo una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Riano, nel corso del normale servizio di prevenzione e repressione dei reati, è stata attirata dal nebbiogeno del sistema di sicurezza della tabaccheria ed è intervenuta per una verifica. L’arrivo inaspettato dei militari ha quindi messo in fuga i tre che, portando al seguito parte della refurtiva, hanno attraversato la via Flaminia e superato i binari della linea ferroviaria, riuscendo ad allontanarsi.
Arrestato uno dei componenti della banda del buco
Dopo un breve inseguimento a piedi, però, i Carabinieri sono riusciti a bloccare e arrestare un 43enne romeno, già con precedenti specifici. A seguito del primo intervento, inoltre, il lavoro di ricostruzione e pattugliamento dell’area ha consentito di rinvenire la quasi totalità della refurtiva asportata, restituita ai titolari, nonché gli attrezzi utilizzati per lo scasso e una radio portatile utilizzata per le comunicazioni tra i ladri. L’arrestato è stato quindi messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per l’udienza di convalida che si è celebrata nella mattinata di ieri. Il Giudice ha disposto per il 43enne gli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Proseguono a tutt’ora in corso le operazioni utili all’individuazione dei complici del furto.