La baby gang di Roma che “offre protezione” continua a portare scompiglio nella Capitale, questa volta all’interno del quartiere della Camilluccia. In una zona che almeno fino a poche settimana fa veniva considerata tranquilla da tutti i cittadini, oggi invece cala la paura sui cittadini e soprattutto i gestori delle attività commerciali. Gruppi di ragazzi entrano nei negozi, offrendo “protezione” in cambio di denaro: se si rifiuta la “gentile offerta”, gli stessi prima rapinano il locale e poi lo devastano, con danni che risultano di elevatissime per le tasche degli stessi operatori.
Baby gang all’opera alla Camilluccia, i casi
A immortalare i giovani delinquenti sono le stesse telecamere dei negozi, che riprendono all’azione questi ragazzi che sul branco fondano la loro forza criminale. Tra venerdì e sabato notte, è stato attaccato il bar “Il Cornetto da Dino” di via Stresa, con la baby gang che ha assaltato la cassa dell’attività commerciale. Stessa sorte alla lavanderia di via Sangemini, oltre alla toletta per animali “Osso per osso”. Poi altre tre attività commerciali visitate: un salone di bellezza e una cartolibreria su via Stresa, poi l’ortofrutta presente a via Molveno. Poi la visita al “Caffè Erika”, dove le telecamere immortalano i criminali introdursi nel locale e rubare tutto ciò che gli capita a tiro.
Il quartiere cade nel terrore delle baby gang
Soprattutto su via Stresa, sembra che nessuna attività commerciale venga risparmiata dall’azione della baby gang della Camilluccia. Che si fingano “parenti degli Spada” o meno, oggi il quartiere chiede “maggiore sicurezza, soprattutto nelle ore serali”. Secondo le ipotesi che trapelano dietro queste azioni, forse la baby gang è mandata da qualche clan più grande a sondare la situazione nel quartiere: la strategia di creare devastazione, per rendere più vulnerabili le attività commerciali alla “proposta di protezione” di qualche famiglia criminale romana.
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