L’assessora capitolina alle attività produttive e pari opportunità, Monica Lucarelli ha recentemente dichiarato: “Ci sono dei protocolli stipulati con le cooperative radio taxi per aiutare le donne, in orario notturno, a tornare a casa. È evidente però che sabato qualcosa non ha funzionato”.
La storia di Fabiana, la sera del concerto
In filigrana c’è la storia di Fabiana ad averla colpita. Una donna 40enne, originaria di Latina, che ha denunciato quello che le è accaduto la sera di rientro dal concerto di Venditti e De Gregori. Ha dichiarato di essere rimasta in panne con l’auto in zona Eur, in piena notte e poi di essere stata respinta da un hotel. Alla fine l’hanno costretta a sborsare 220 euro in contanti per farsi accompagnare a casa in taxi.
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Lo sdegno dell’assessora Monica Lucarelli
L’assessora si è poi successivamente scusata a nome della città e ha invitato la donna in assessorato, per farla incontrare col presidente del radiotaxi e il presidente di Federalberghi. Durante il suo racconto, la donna di Latina ha anche aggiunto che in hotel le hanno detto di non avere stanze libere, senza proporle alternative e senza neppure chiederle se avesse bisogno d’aiuto.
Un comportamento a dir poco riprovevole. Dopo essere uscita dalla struttura, si è imbattuta in un taxi della cooperativa 3570, il tassista le ha detto che non accettava carte di credito e che è stata così costretta ad andare a prelevare 220 euro, per pagare in contanti e in anticipo la corsa.
”Roma non è una…città aperta”
Fabiana, come scrive Leggo, è figlia di un tassista e quindi conosce bene le dinamiche e i sotterfugi: “Può un receptionist negare aiuto a una donna in difficoltà, evitandole altri disagi? E il tassista può pretendere il pagamento anticipato della corsa? Se al mio posto ci fosse stata un’adolescente, nessuno l’avrebbe aiutata? No, così non va. Roma non è una… città aperta”, ha detto infine.