S’indaga sulla vicenda che ieri ha toccato Don Antonio Coluccia. In quello che ormai è definitivamente ufficializzato come un attentato al prete, si vuole fare piena luce. La Procura di Roma, dopo l’episodio accaduto la scorsa serata, ha deciso di aprire un fascicolo per omicidio colposo. Dopotutto, che voleva investire il religioso impegnato contro la droga e la malavita a Roma, aveva intenzione di ucciderlo.
S’indaga sull’attentato a Don Coluccia
Cosa voleva S.D.P. dal prete? Comincia da questo interrogativo l’indagine, dove che il 28enne nella giornata di ieri ha cercato d’investire, e quindi uccidere, il famoso religioso. Il malvivente vede sulla sua testa un fascicolo della Procura di Roma, dove dovrà rispondere del tentato omicidio di Coluccia nella zona di Tor Bella Monaca. Il delinquente è stato fermato grazie all’intervento di un poliziotto della scorta al prete, che è riuscito a sparare alla spalla del presunto sicario facendolo cadere dallo scooter.
Cosa è stato trovato nello zaino del malvivente?
Secondo le informazioni arrivate al pm Antonio Clemente, che sta seguendo le indagini sul tentato omicidio di Don Antonio Coluccia, la Polizia di Stato ha già ispezionato la borsa con il quale viaggiava il presunto sicario. All’interno dello zaino indossato da S.D.P., gli agenti di polizia hanno trovato due armi bianche: un mannaia da macellaio e un martello da fabbro. Per entrambe le armi, i magistrati hanno aperto un’accusa per porto d’arma abusivo.
La richiesta del gip sul caso Coluccia
Per il tentato omicidio di Don Antonio Coluccia, il pm ha chiesto la convalida d’arresto per il sicario di 28 anni. Già nelle prossime ore, il delinquente dovrebbe comparire davanti al gip per chiarire la vicenda. Le risposte di S.D.P., potrebbero chiarire lo spiacevole episodio accaduto ieri. La Procura, infatti, vuole comprendere quale sistema criminale abbia provato a uccidere il religioso impegnato contro la malavita.