Terrone nella notte nel quartiere di Rio Verde. La notizia, che il Corriere ha già dato questa mattina, si arricchisce di ulteriori dettagli circa la dinamica del furto (l’ennesimo nella zona). Ignoti nella notte, verso le due del mattino, forzando la porta della cucina, sono penetrati all’interno dell’abitazione torce elettriche alla mano; incauti, hanno urtanto qualche sedia e hanno fatto del rumore, svegliando così la padrona di casa che, scettica e pensando che fosse il gatto o il cane, si è alzata dal letto per andare a controllare senza neppure chiamare il marito. La donna si è trovata davanti un uomo che le puntava una torcia in faccia “accecandola”, facendole perdere quei secondi di orientamento che hanno permesso al ladro di darsi alla fuga. Intanto però l’uomo aveva già razziato i telefonini. A nulla è valsa la corsa del consorte della vittima per le strade adiacenti a via Viareggio. Altro non ha potuto che chiamare i vicini carabinieri della tenenza ai quali ha anche sporto denuncia. Per la vittima è rimasto inoltre un grande spavento, del resto l’intruso malvivente poteva anche essere armato.
Sicurezza ad Ardea: serve fare di più!
Ormai ad Ardea sembra sempre più difficile dare tranquillità ai cittadini. Del resto non passa notte che i malviventi ripetono quanto accaduto alla signora di via Viareggio, e non è neppure la prima volta che fatti del genere accadono in questa via (gli ultimi si sono verificati qualche mese fa quando ignoti, entrati nel giardino di una villa si sono dovuti dare alla fuga perché sorpresi dal figlio del proprietario che ha chiamato i carabinieri); una signora inoltre raccontava che in farmacia, proprio due giorni fa, alcuni uomini hanno cercato di entrare in casa ma, vistosi scoperti, si sono dati alla fuga, e pensare che, raccontava sempre la signora, “abito in via Rieti a ridosso della stessa tenenza!“
Ormai i delinquenti si sentono sicuri ed immuni da ogni cosa, non temono più deterrenti, convinti che, una volta presi e portati per direttissima davanti al giudice, possono tornare ad Ardea prima degli stessi accompagnatori dell’Arma. Intanto i partiti di centro destra hanno chiesto al prefetto un tavolo sulla sicurezza per riportare la tranquillità in questo paese ormai sempre più in mano alla malavita. Lo stesso sindaco aveva richiesto, invano, l’insediamento di un commissariato di Polizia. Senza contare che nella zona non mancano i “nascondigli” – baracche fatiscenti o manufatti occupati abusivamente, spesso nascondiglio di ricercati e di materiale ricettato – dove i malviventi spesso trovano riparo (non ultimo il ritrovamento di una officina attrezzata nello smontaggio e assemblaggio di camion di provenienza furtiva, rinvenuto dai militi della stazione di Tor San Lorenzo). Insomma la gente è stanca, servono al più presto provvedimenti.
Luigi Centore