“E’ una sentenza storica, che sblocca finalmente la questione del demanio civico delle Salzare”. Lo ha detto il sindaco di Ardea Luca Di Fiori commentando la sentenza del Commissario per la liquidazione degli usi civici, Pietro Catalani, con la quale ha dichiarato che il Commissariato stesso non è competente sul caso Salzare. La sentenza è del 18 maggio 2016 (è stata acquisita agli atti del Comune proprio oggi) e di fatto apre un nuovo scenario per la risoluzione della questione che coinvolge oltre 700 ettari del Comune di Ardea (Le Salzare). Il commissario ha fatto riferimento al processo che vede ricorrente il Comune, le società Salzare e La Fossa, alcune realtà civiche (tra cui l’Associazione Ardea Communitas) e come parte intervenuta il Demanio dello Stato su una questione che risale a circa cento anni fa e che non è stata mai risolta. Di fatto, escludendo il procedimento che era aperto al Commissariato degli usi civici, si può dar seguito all’accordo che il 16 dicembre 2015 venne raggiunto all’Agenzia del demanio tra il sindaco Luca Di Fiori e l’Agenzia stessa. Infatti, il Demanio si disse a favore della cessione delle aree al Comune subordinandola a una serie di fattori: primo tra questi, la rinuncia del giudizio promosso dal Comune al Commissariato degli usi civici (che, ora, si è dichiarato incompetente). Decadendo la competenza di giurisdizione, di fatto il Demanio può cedere le aree. Ora, per completare tutto l’iter, è necessario che il Consiglio comunale si pronunci per approvare il verbale fatto il 16 dicembre e per fare in modo che il Comune si sostituisca all’Agenzia del Demanio nei giudizi privati pendenti (tra cui quello con la società La Fossa). “E’ una sentenza storica, frutto di anni di lavoro dell’ufficio speciale uso civico del Comune di Ardea, degli avvocati che si sono succeduti e dell’impegno mio, di assessori e consiglieri, non solo della maggioranza che portò alla mia elezione a sindaco, ma anche di quelli che ora sono tra i banchi dell’opposizione – ha dichiarato il sindaco Luca Di Fiori – Tutti, a vario titolo hanno lavorato sensibilizzando la città, la politica, le istituzioni, per cercare di portare a compimento la risoluzione di un problema che si trascina da quasi un secolo. Quello delle Salzare è un groviglio giuridico che ha fatto scuola giurisprudenziale. Il percorso che avevamo dettato ora, con questa sentenza, si manifesta: la prima azione è quella della presa d’atto del verbale in Consiglio comunale per poi fare in modo che il Demanio ceda con decreto i terreni al Comune stesso, che individuerà il modo per alienarli direttamente ai possessori. Già questa mattina ho firmato una richiesta di convocazione urgente al consigliere facente funzioni per la convocazione di questo punto al primo Consiglio utile. E’ un atto talmente tanto importante per la città che è doveroso, giusto, e segno di rispetto discuterlo e approvarlo immediatamente e con la massima partecipazione possibile”. “Penso che tutti i consiglieri comunali e i sindaci che si sono succeduti in questa città abbiano da sempre sognato almeno due cose: togliere il cemento abusivo dalla spiaggia e affrontare la questione dell’uso civico – ha aggiunto il sindaco – Sul primo punto si è fatto e si sta facendo un lavoro enorme e a breve ne vedremo i risultati. Sul secondo abbiamo definitivamente dettato una linea da seguire. Ricordo le innumerevoli riunioni fatte in giro per il territorio e nei vari ministeri, con gente smarrita che non sapeva come fare. Ricordo le innumerevoli associazioni che si sono formate a rappresentanza dei diritti dei molti cittadini. A loro va il nostro pensiero, coscienti che abbiamo sempre lavorato pensando a quei loro volti, a quelle loro richieste, a quelle loro aspettative”.