Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota elaborata dall’associazione Donne di Ardea.
“Come noto la lotta per il consultorio parte nel 2007,la storia è nota , e pure il sussegursi dei fatti incomprensibili a chi della politica non condivide equilibri o storture, ma pensa solo al bene comune e ai servizi, di cui Ardea si sa è pressochè sprovvista.
Arriviamo ad oggi , dopo numerose mobilitazioni, incontri, interrogazioni al consiglio comunale, richiesta di accesso agli amministrativi, e soprattutto la conquista di una struttura pronta , non è chiaro di chi siano le responsabilità di un ritardo di apertura che sfiora il grottesco
E mentre le donne di ardea si vedono costrette a recarsi a pomezia presso la sede asl per raggiungere i consultorio, luogo di prevenzione e cura che rischia di perdere perfino il suo ruolo, in quantoil disagio della lontananza, produce un abbandono della frequentazione, la strutturain via dei tassi, resta li’ abbandonata e chiusa in balia di atti vandalici.
Di recente siamo state alla asl che conferma l’iter (lungihssimo e tortuoso), abbiamo contattato la regione competente in materia di sanità locale,nella persna di bonafoni che venne già al nostro primo presidio.
Lunedi mattina alle ore 10.30 sarà di nuovo qui la consigliera regionale Marta Bonafoni, per verificare lo stato dei fatti dalla sua ultima visita ad Ardea
A lei racconteremo le lacune, i vuoti, i ritardi e le inefficienze che hanno portato Ardea a rimanere senza presidio snitario, pur avendo una bella struttura atta ad ospitarlo
Tutte e tutti sono invitati ad essere presenti”.