All’appello della prima chiamata, nonostante l’ora tarda della mattina, il numero legale, seppur richiedesse la presenza di solo un terzo dei consiglieri, non era stato raggiunto. Quando alle 11 si è potuto dare finalmente inizio ai lavori, l’assemblea ha salutato il neo consigliere Nazzareno Sperandio, di cui ha approvato la surroga dopo le dimissioni di Riccardo Iotti che, seppur senza deleghe al momento, è andato ad occupare il posto riservato agli assessori.
Sperandio non ha volutamente dichiarato a quale gruppo consiliare avrebbe aderito. Sollecitato in tal senso dal consigliere Abate, ha chiaramente espresso la sua volontà di rinviare questa decisione al momento in cui gli saranno più chiare le posizioni politiche che i colleghi della maggioranza stanno in questi giorni ridefinendo.
Anche questo prendere tempo di Sperandio, nonché le voci che corrono nei corridoi del consiglio che danno in “dimagrimento” il gruppo di Forza Italia, denota chiaramente che un accordo non c’è e sempre di più è a rischio il governo Di Fiori.
L’intera mattina è trascorsa discutendo delle interpellanze presentate dal gruppo PD in merito alle pesanti fatture che più volte al mese il Comune paga all’Igiene Urbana per la raccolta dei rifiuti, e al nuovo insediamento industriale che, in località Caronti, vedrebbe il sorgere di una nuova centrale a biogas.
Liquidata con un certo imbarazzo la prima interpellanza, rimasta senza risposte in quanto nessuno negli uffici si era preoccupato di prepararle, si è passati alla seconda. Abate ha messo in evidenza i rischi per la salute dei cittadini e per l’ambiente del nostro territorio che la nuova centrale potrebbe provocare. In quel momento i consiglieri di maggioranza, forse distratti dalle loro questioni tutte interne alla coalizione, hanno iniziato alla spicciolata ad assentarsi dall’aula provocando l’irritazione del consigliere Abate che, ormai, parlava solo a sé stesso o quasi. Chiesto il numero legale, il Presidente Massimiliano Giordani ha richiamato in aula i consiglieri ed inspiegabilmente ha tolto la parola ad Abate, reo di aver chiesto il rispetto dell’assise. Il Presidente a quel punto ha trovato per oltre mezz’ora tempo anche da dedicare alle insistenti richieste del consigliere suo omonimo Mauro che, al di fuori del regolamento che vieta la discussioni di questioni non previste all’ordine del giorno, ha sottoposto all’assemblea i problemi dei tre esercenti fiorai che lavorano presso il cimitero.
Nonostante il Presidente Giordani avesse tolto ad Abate la parola, sull’argomento centrale a biomassa si sono espressi i capogruppo di FI e UDA dichiarandosi contrari all’insediamento; mentre Acquarelli (FI) è stato prudente nell’osservare come tanti problemi siano derivati dalla centrale che opera ormai da tempo presso il centro abitato della Nuova Florida. Più categorico è stato Policarpo Volante (UDA): “Noi queste centrali nel nostro territorio non le vogliamo, né ora né in futuro”.
Il successivo intervento del Sindaco ha chiarito ai presenti chi sia, forse, il vero sponsor di questo nuovo insediamento. Di Fiori ha voluto richiamare l’attenzione di tutti sul problema rifiuti facendo forse volutamente confusione tra biomasse, biogas, TMB e compostaggio, dicendo che Ardea non può sottrarsi al dovere di fare la propria parte nell’affrontare il problema dello smaltimento.
Ben oltre la 13, il Presidente ha sospeso per la pausa pranzo la seduta che sarebbe dovuta iniziare nuovamente alle 15. Solo alle 15 e 20 viene fatto l’appello e subito il capogruppo FI ha presentato richiesta di rinviare a mercoledì l’approvazione del regolamento della IUC e l’amento delle tariffe della TASI, ben consci che mercoledì 10 sarà l’ultima data utile per salvare questa maggioranza. Se nel frattempo non sarà raggiunto un accordo, non sarà presentato il bilancio ed il Sindaco Di Fiori dovrà porre fine a questo governo.
Mario Savarese