E’ entrato ufficialmente in vigore il Green Pass, ovvero la certificazione verde per il Covid-19 valida in tutta Italia. Il Green Pass era stato inserito nel decreto legge del 22 aprile, ma solo ora è stato approvato nell’ultimo DL firmato da Roberto Speranza.
Green Pass: a cosa serve
Il Green Pass è un certificato che serve a dimostrare di essere stati vaccinati o di essere guariti dal Covid-19, o anche di aver effettuato un tampone con esito negativo. Il certificato può essere rilasciato anche subito dopo la somministrazione della prima dose di vaccino, ma è ritenuto valido dal quindicesimo giorno dopo la prima iniezione.
Con il Green Pass ci si può spostare in tutta Italia, anche tra regioni di colore diverso. Inoltre il certificato permette di partecipare ad eventi come matrimoni, fiere, congressi e convegni.
Green Pass: come si richiede
In seguito alla vaccinazione anti Covid-19, il Green Pass viene rilasciato in formato cartaceo o digitale. In questo caso a rilasciarlo sarà la struttura sanitaria dove si è effettuato il vaccino o il Servizio Sanitario Regionale di competenza.
In seguito alla guarigione dal Covid, il Green Pass viene rilasciato in formato cartaceo o digitale subito dopo la fine dell’isolamento. A rilasciarlo, in questo caso, è la struttura ospedaliera dove si è stati ricoverati oppure la Asl di appartenenza.
In seguito al risultato negativo del tampone molecolare o antigenico, il Green Pass può essere rilasciato anche dal proprio medico di base o pediatra.
Green Pass: costo e durata
Il certificato del Green Pass è sempre gratuito.
Se ottenuto dopo la vaccinazione anti Covid-19 ha una validità di 9 mesi, ovvero per tutta la durata del ciclo vaccinale.
In caso di guarigione da Covid, il Green Pass ha una validità di 6 mesi, a partire dalla negativizzazione.
Per quanto riguarda invece il Green Pass rilasciato in seguito al tampone negativo, il certificato ha una validità di quarantotto ore dall’esecuzione del test.