Pretendevano piccole somme di denaro, sui 100-150 euro, in cambio della registrazione della residenza nel comune di Anzio. Due le persone arrestate dai carabinieri, per aver estorto denaro a cittadini di origine indiana.
Poche centinaia di euro in cambio della residenza ad Anzio. Due persone avevano allestito un vero e proprio business ai danni di cittadini stranieri che con piccole somme, tra i 100 e 150 euro, riuscivano in questo modo ad aggirare la burocrazia del comune del litorale. Per i due è scattata l’arresto con l’accusa di concussione in concorso continuata.
Chiedevano soldi in cambio della residenza: arrestate 2 persone ad Anzio
Un dipendente del comune e un complice, di origini indiane, a far intermediario con la comunità di connazionali ad Anzio. Questo il piano messo appunto dai 2 soggetti arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Anzio: i militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due persone, gravemente indiziate di concussione in concorso continuata.
L’indagine, avviata nel mese di maggio del 2023, ha consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico dei due indagati, che si sarebbero fatti dare o promettere, da cittadini di nazionalità indiana, somme di denaro per l’ottenimento dell’iscrizione anagrafica della residenza nel comune di Anzio, documento indispensabile per avanzare istanze nei confronti della pubblica amministrazione.
Soldi in cambio della residenza: 8 cittadini indiani intercettati
In particolare, i due arrestati sono gravemente indiziati di aver riferito a otto cittadini indiani che senza la loro intercessione, non avrebbero mai ottenuto la residenza, costringendoli a versare del denaro, circa 100-150 euro per pratica. Al cittadino italiano è stato contestato inoltre un episodio di tentata concussione, per aver tentato di costringere un cittadino indiano a versargli la somma di 100 euro, pena la cancellazione della residenza. I due arrestai sono stati tradotti presso la casa circondariale di Velletri, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.