Alle 06.00 del 3 settembre scorso, in via Giorgio Scalia, nei pressi della fermata metro “Cipro”, una anziana donna di 81 anni, mentre che si accingeva ad entrare nel portone dell’abitazione del figlio, veniva aggredita alle spalle da un uomo che le strappava la borsa.
La donna, che nella borsa aveva solo del cibo e degli effetti personali, nella caduta riportava una grave lesione al femore, per la quale veniva trasportata d’urgenza in ospedale.
A prestare le prime cure alla vittima e ad avviare le indagini gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Borgo, diretto da Moreno Fernandez, intervenuti a seguito della segnalazione al 112 numero unico di emergenza.
Nei giorni successivi, gli investigatori del Commissariato acquisivano informazioni nella zona e visionavano i filmati di tutte le videocamere di sistemi di sorveglianza, pubblici e privati, operativi nella zona, riuscendo a cogliere alcuni particolari di interesse relativi all’autore, un uomo di chiara origine asiatica, che veniva notato appostarsi a lungo nei pressi della metro, in attesa di una potenziale vittima .
Con l’ausilio della Polizia Scientifica venivano estrapolati ed evidenziati alcuni fotogrammi che ritraevano il rapinatore alcuni istanti prima dell’aggressione e subito dopo, mentre fuggiva con in mano la borsa della vittima.
Venivano esaminate centinaia di fotosegnaletiche con esito negativo e, nel contempo, si avviavano serrate ricerche da parte della squadra di polizia giudiziaria e delle volanti in servizio di controllo del territorio, finalizzate al rintraccio del rapinatore .
Nel pomeriggio di domenica, non lontano dal luogo del reato, il responsabile veniva individuato da una pattuglia del commissariato Borgo e accompagnato in ufficio.
G.P.B., 53 anni, incensurato, di origine filippina, in possesso di permesso di soggiorno, ma privo di fissa dimora, indossava ancora gli abiti del giorno in cui aveva commesso la rapina. Dopo le contestazioni, confessava il suo gesto, giustificandolo con l’esigenza di reperire denaro per soddisfare debiti di gioco.
All’interno di un armadietto nella sua disponibilità presso un ristorante, ove lavorava saltuariamente come lavapiatti, venivano individuate e sequestrate anche le scarpe che indossava il giorno della rapina.
Il cittadino filippino veniva posto in stato di fermo ed associato presso la casa circondariale Regina Coeli per le procedure di convalida.
Riconoscenza veniva espressa dall’anziana vittima, ancora ricoverata in ospedale, in attesa di intervento chirurgico per la riduzione e composizione della grave frattura subìta al femore.