Botta non da poco in casa degli operatori telefonici, con l’Antitrust che ha emesso durissime multe per le fatturazioni post recesso contrattuale. Dalla misura, sarebbero stati colpiti gli operatori telefonici di Vodafone, Wind, Telecom e Fastweb. Sono per migliaia di multe, quelle emesse dall’organo dell’Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato. In tal senso, gli operatori telefonici in Italia non avrebbero rispettato la conclusione contrattuale per concludere le proprie fatturazioni.
Le sanzioni emesse dall’Antitrust
In tal senso, le multe sarebbero state queste verso gli operatori della telefonia in Italia:
- Vodafone S.p.A. per 400mila euro;
- Wind Tre S.p.A. per 300mila euro;
- Telecom S.p.A. per 200mila euro;
- Fastweb S.p.A. per 100mila euro.
Secondo l’Antitrust, questi operatori telefonici avrebbero commesso delle gravi irregolarità nelle modalità per la cessazione dei contratti della telefonia. Comportamenti illegittimi che si sarebbero verificati in vari ambiti, in primis sullo sfondo per le cessazioni delle utenze per la telefonia fissa e mobile. Altre irregolarità evidenziate, come emerge dalle indagini, sono avvenute anche nella dinamica di un cliente che voleva migrare verso un altro operatore.
In tal senso, le grandi criticità sono emerse nelle modalità di cessazione delle utenze telefoniche. Tantissimi i consumatori che, chiudendo un contratto con un determinato operatore telefonico, si sono trovati ugualmente il bollettino della tassa arrivare a casa, nonostante avessero rispettato i parametri di rescissione del contratto. Soldi percepiti in maniera irregolare dai vari operatori, che sono stati segnalati per truffa da parte di quei cittadini che hanno deciso di denunciare il grave episodio. Secondo le indagini portate avanti, le irregolarità sono andate avanti a partire dal 2020, Gli episodi si sono presentati con casi di bollette post recesso, o addirittura doppia fatturazione in caso di migrazione verso un altro operatore. Una storia tutta all’italiana, che almeno fino a oggi ha colpito almeno migliaia di cittadini con le proprie bollette telefoniche.
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