L’anticiclone africano getta nel panico Roma, sia per le temperature altissime che per la presenza dell’ozono nell’atmosfera. Ormai da diversi giorni, le conseguenze di questo caldo torrido si stanno vedendo all’interno dei Pronto Soccorso romani: una marea di cittadini, in particolare anziani, sono finiti in ospedale per aver accusato malori legati alle altissime temperature romane.
Con l’anticiclone africano, Roma diventa pericolosa
Con il caldo torrido, le emissioni di ozono sono aumentate. Ma soprattutto si è sballata la vivibilità nella Città Eterna, con i parchi che – proprio per l’emissione di ozono – sono diventati pericolosi per la salute umana. Le aree verdi romane, un tempo luogo di refrigerio nell’estate capitolina, oggi diventano forni inaccessibile al più delle persone, specie poi gli anziani che devono proprio evitarle il più possibile.
Il Comune monitora le persone più fragili della Città
Davanti a delle temperature da record, il Comune sta provando a muoversi nel monito delle fasce fragili. Con queste, s’intendono persone anziane, donne incinte, malati o portatori di disabilità. Per loro, il Campidoglio consiglia: “Gli individui più fragili – si legge nell’atto – evitino di esporsi prolungatamente alle alte concentrazioni di inquinanti che potrebbero manifestarsi soprattutto nella fascia 12-18 in particolare nei parchi, nelle aree periferiche ed extraurbane”.
Le zone più calde della Città Eterna
Per trovare le aree più calde della Capitale, dobbiamo spostarci nell’area EST della Città Eterna. Sia per le emissioni di ozono, che per la lampante calura di questa stagione, i luoghi più caldi di Roma sono risultati essere i quadranti di Lunghezza e Cinecittà. Soprattutto in queste due zone, con i quartieri limitrofi, oggi stanno soffrendo particolarmente l’anticiclone africano, palesando le temperature molto più calde dal resto della Città Eterna. Un disagio vissuto in prima battuta dai residenti di quelle zone, che ormai da diversi giorni pensano a iniziative per superare la grande onda di caldo.