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Andreea Rabciuc e il mistero dei resti ritrovati al Pigneto: cosa c’era nel terreno accanto allo scheletro

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Sembrerebbe tramontare l’ipotesi che i resti umani trovati in un parco di Casal Bertone, a pochi minuti dal quartiere Pigneto, siano di Andreea Rabciuc. Gli inquirenti, seguiti dalla stampa nazionale, pensavano di aver trovato dei dati per risolvere l’enigma legato alla scomparsa della ragazza rumena, di cui si sono perse le tracce dopo un violento litigio con l’ex fidanzato. 

Cosa sappiamo dei resti ritrovato vicino al Pigneto?

Come evidenziato anche da “Chi l’ha visto?”, quei resti umani potrebbero appartenere proprio a una donna. Nei pressi di quel mucchio di ossa, infatti, sarebbero stati ritrovati una collanina e diversi elastici per capelli. A impreziosire la pista sull’ipotesi che quel cadavere appartenesse ad Andreea, ci pensa proprio quel ciondolo che portava al collo: nel momento della scomparsa, la ragazza indossava un accessorio simile.

La Procura prende tempo sugli esami

Sulla questione di Andreea Rabciuc, la Procura vuole andare con i piedi di piombo. Qualsiasi esito si ottenesse, si arriverebbe a nuovi sviluppi all’interno del caso per ritrovare la ragazza. La risposta sul dna di quei resti umani, almeno sentendo gli inquirenti che ci stanno lavorando, non arriverà prima di diversi giorni o addirittura settimane. Forse anche per non scoprire eccessivamente le carte delle indagini, la Procura pubblicamente dichiara come “le analisi sui resti di Casal Bertone non sono ancora pronti. Ci vorrà tempo”.

Tempi forse legati alla modalità d’indagine, a confermare determinate piste o addirittura stravolgerle, con quegli esiti che hanno portato alla luce una nuova teoria sulla scomparsa della giovane ragazza. 

La mamma di Andreea: “Quei resti non sono di mia figlia”

Forse perché ancora ci spera di rivedere Andreea, forse perché non vuole assolutamente pensare alla peggiore delle ipotesi per sua figlia. La madre di Andreea Rabciuc esclude categoricamente come quei resti appartengano alla sua ragazza, manifestando invece come, secondo lei, sua figlia sia ancora viva da qualche parte. 

Andando più nel dettaglio, la signora Rabiuc ha saputo commentare gli oggetti ritrovati nei pressi di quei resti umani: “Posso dire con una certa sicurezza che quegli oggetti ritrovati, non appartengono a ma figlia. Anzitutto la collanina di Andreea non era quella, ma anche lo zaino nero ritrovato lì escludo che sia il suo. 

I dati per ricostruire la notte del 13 marzo 2022

Indipendentemente dai resti umani o meno, la concentrazione delle autorità rimane anche nel ricostruire le ultime ore di Andreea Rabciuc prima della scomparsa. In tal senso, si riparte dalla festa nelle campagne di Castelplanio, un Comune italiano nella provincia di Ancona. La ragazza, andata a quella festa con il fidanzato e degli amici della coppia, da quel momento in poi sparirà totalmente. 

Lo zaino escluderebbe l’identità di Andreea

Ma cosa realmente escluderebbe, senza dati clinici ovviamente, l’identità di Andreea Rabciuc dai resti all’interno di Casal Bertone? Lo zaino nero ritrovato e firmato Love Danny Rose. Sempre secondo la madre della giovane, lo zaino della figlia era di colore verde fluo

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