A un mese di distanza dal terribile incidente in cui ha perso la vita il noto avvocato Andrea Prosperi, il pubblico ministero starebbe valutando la posizione del I Municipio perché lì, in quel punto dove l’uomo è morto a bordo del suo scooter, la segnaletica orizzontale è ‘invisibile’. Quasi del tutto cancellata.
A riportarlo il Corriere della Sera perché in quella strada della Capitale, via Ruggero di Lauria, il cartello che indica lo stop c’è, ma sembrerebbe quasi impossibile capirlo dalle strisce, in parte inesistenti sull’asfalto. Fatto che potrebbe alleggerire la posizione della donna, di 55 anni, che era a bordo dell’auto che ha travolto e ucciso il legale a 48 anni. Il pubblico ministero ora sta passando al ‘setaccio’ il Municipio e sta valutando la posizione di chi si sarebbe dovuto occupare della segnaletica stradale, della manutenzione che sembra non esserci stata.
La dinamica dell’incidente in cui è morto Andrea Prosperi
Il terribile incidente è avvenuto il 14 aprile scorso a Roma, nel quartiere Prati, intorno all’ora di pranzo. Nel sinistro è rimasta coinvolta una BMW, guidata da una donna di 55 anni che si è subito fermata a prestare soccorso, e lo scooter SH 300 guidato dall’Avvocato Andrea Prosperi.
Nell’urto, violentissimo, l’uomo è sbalzato dal mezzo e ha riportato ferite gravissime. Subito soccorso, è stato portato in codice rosso all’ospedale Santo Spirito, ma le sue condizioni sono peggiorate e nonostante i tentativi dei medici di salvargli la vita, il 48enne è morto in ospedale: per lui non c’è stato nulla da fare. E ora chi indaga sta cercando di fare chiarezza su quel punto dove ha perso la vita il legale, su quella segnaletica stradale ‘invisibile’, per capire se ci siano eventuali altre responsabilità.