Un sessantenne del reatino ha trasformato una casa popolare in una a luci rosse, allestendo un vero e proprio business della prostituzione, con tanto di inserzioni online e libro paga per le esercenti. È accusato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Da residenza per chi ne ha bisogno, ad alcova per i piaceri della carne. La casa popolare che era stata assegnata a un sessantenne del reatino non assecondava tanto il diritto abitativo, ma nascondeva tra le quattro mure un business della prostituzione che ha portato le forze dell’ordine a più perquisizioni, con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Grazie a una segnalazione anonima, la questura ha scoperto così che nella residenza vivevano e lavoravano tre donne straniere, reclutate dal 60enne, percettore del reddito di cittadinanza oltre che assegnatario di un alloggio utilizzato per scopi illeciti.
Business della prostituzione in un alloggio popolare: percettore del reddito conduceva business della prostituzione
Annotava minuziosamente la nazionalità delle donne “ospiti” nel suo alloggio, segnava in agenda numeri telefonici, bozze di annunci su prestazioni sessuali da caricare online e gestiva anche un libro paga, dove erano stati riportati i pagamenti di tutte le sue “protette” nel biennio 2022-2024. È la scoperta a cui si sono trovati dinnanzi gli agenti della questura di Rieti, dopo aver ricevuto una segnalazione anonima su spaccio di droga e sesso a pagamento al numero unico di emergenza.
L’accusato, un 60enne del reatino, era in realtà già noto alle forze dell’ordine, che hanno deciso perciò di mettersi sulle sue tracce. A metà dicembre 2023 una pattuglia ha così identificato un uomo mentre si stava recando nell’appartamento popolare. L’avventore avrebbe rintracciato l’alloggio tramite annuncio online in un sito di incontri, uno dei tanti dove figuravano gli annunci caricati dal 60enne. La perquisizione nell’alloggio ha permesso agli agenti di riscontrare la presenza di tre donne, due brasiliane e una colombiana, in Italia con un visto turistico. Le tre erano in abiti succinti e in possesso di un vasto quantitativo di banconote, del valore di quasi 2mila euro. Tra gli oggetti riscontrati anche diverso materiale a sfondo sessuale.
Chiedeva l’affitto sfruttando sessualmente tre donne sudamericane
Secondo la ricostruzione degli agenti della Mobile e quanto rinvenuto, sembra che le sudamericane si prostituissero in presenza del sessantenne, a cui pagavano in nero, con cadenza semanale, un affitto con canone esagerato rispetto all’effettivo valore di mercato dell’alloggio. L’uomo infatti risultava assegnatario dell’immobile con canone agevolato, oltre a percepire il reddito di cittadinanza. Il gip di Rieti, a seguire le perquisizioni, ha perciò disposto il sequestro preventivo dell’appartamento e la sua riassegnazione tramite ente pubblico. Stavolta, si spera, per qualcuno che ne abbia veramente bisogno.