Covid e scuola. Nonostante le maglie delle restrizioni si siano allentate, la preoccupazione degli esperti per il diffondersi del virus resta alta. In particolare, a preoccupare è la situazione sui banchi di scuola. Ambiente quest’ultimo dove, soprattutto alla luce delle minori restrizioni, il virus circola con maggior facilità.
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Allarme Covid a scuola: lo studio
“La trasmissione incontrollata di Sars-CoV-2 tra i banchi potrebbe determinare l’interruzione delle normali attività didattiche e aumentare il carico delle operazioni di tracciamento”. Sono queste le conclusioni di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori italiani e pubblicato sulla rivista Influenza and other respiratory virus.
La scuola sembra fornire uno degli “habitat” maggiormente fiorenti per il diffondersi del covid: comunità chiuse e in cui per almeno 5-6 ore al giorno convivono persone che ancora oggi sono per la massima parte non vaccinate. Se tale rischio per un certo punto vista appare inevitabile, per l’altro probabilmente è stato sottostimato. Ipotesi quest’ultima che emerge alla luce dell’allentamento delle maglie per limitare la diffusione del virus.
Il focolaio di Mede
Le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori nel loro studio fanno riferimento all’osservazione delle caratteristiche di un focolaio che si è registrato a Pavia, nel comune di Mede, tra il 7 gennaio e il 10 marzo del 2021. Dall’analisi è emerso che il virus risultava diffondersi maggiormente proprio negli ambienti scolastici e poi, più in generale, in altri contesti comunitari.
Il monito
Questi dati mettono in evidenza le difficoltà avvertite dalle scuole nel far fronte alla gestione dei contagi e nel limitare la diffusione del Covid. I dati, inoltre, rappresentano un monito anche in vista dell’anno scolastico in corso, soprattutto se si considera che lo studio è stato portato avanti in un periodo in cui vigevano tutte le regole per la limitazione dei contagi, quali la distanza di almeno un metro e l’utilizzo delle mascherine.