Non solo persone in ospedale per l’allarme caldo che sta sempre prendendo più piede in Italia. Tra piogge e alte temperature, il clima tropicale potrebbe portare nel nostro Paese anche le malattie tipiche dei paesi tropicali. Tra queste, quelle provenienti dalle punture delle zanzare, che mai come oggi possono diventare un forte veicolo d’infezioni per i cittadini.
L’allarme caldo può portare le malattie tropicali
La zanzara non è mai stato un animale innocuo, poichè la famosa “punturina” può trasformarsi in un danno enorme per la salute del corpo umano. Se un tempo poteva diventare veicolo di particolari malattie in caso di morso a persone con sangue infetto (i sieropositivi), recentemente la puntura della zanzara ha lanciato numerosi allarmi. Prima col Covid-19, oggi con la potenziale possibilità di malattie tropicali in Italia.
Un nuovo allarme sanitario per l’Unione Europea
Dopo la scoperta del Coronavirus dei felini a Cipro, la scienza nota la comparsa di nuove specie di zanzare sul territorio europeo. Infatti, particolari zanzare dei tropici stanno comparendo in Europa, privilegiando soprattutto i territori caldi e con forte umidità. Tra questi, come intuibile, anche Roma, che tra il mare e le sponde del Tevere, non ha visto smettere la presenza della zanzara (in tutte le sue varietà) per tutto l’ultimo anno.
Cosa sta comparendo in Italia?
A lanciare l’allarme sulle malattie tropicali in Italia, è il repost stillato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Secondo i medici, sulla nostra Penisola sono già presenti malattie, portate dalle zanzare, con nomi impronunciabili. Parliamo di Zika, dengue e chikungunya, ovvero patologie di origine africana e che sarebbero approdate in Italia non solo per l’immigrazione, ma anche per il ruolo di veicolo di quegli animali definiti “succhiasangue”, ovvero le zanzare.
Quali rischi per la nostre salute?
È accertato come questi vettori di virus, siano portatori di gravi malattie per la salute umana. Parliamo infatti della comparsa delle “febbre gialla” o la “febbre del Nilo” in Italia, in patologie che erano sconosciute all’interno del territorio italiano e che, almeno oggi, sono una realtà cui il nostro Paese deve far fronte.