Alfredo Cospito disposto a interrompere lo sciopero della fame: “A patto che liberiate i detenuti anziani e malati in 41 Bis”. Una nuova richiesta arrivata ai giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano, che lunedì si esprimeranno sulle parole di Cospito. Infatti, le opzioni sono di tenere il terrorista anarchico in 41-Bis, oppure affidarlo agli arresti domiciliari per i gravi problemi di salute che gli sta creando il prolungato sciopero della fame, arrivato a 120 giorni.
L’accordo proposto da Alfredo Cospito per interrompere lo sciopero della fame
Cospito, condannato in via definitiva per la gambizzazione di un dirigente dell’Ansaldo Nucleare e che oggi aspetta il verdetto per l’attentato alla Scuola allievi dei carabinieri di Fossano, dove è accusato di strage politica, sembra lasciare aperture per interrompere il proprio sciopero della fame. In tal senso, tramite il legale Flavio Rossi, sulle pagine de Il Fatto Quotidiano fa sapere: “Lui è disposto a recedere dallo sciopero ella fame purché il tribunale di Sorveglianza liberasse altri detenuti attualmente sottoposti al 41 bis, persone anziane o malate che vogliono soltanto tornare a casa dopo 30 anni di 41 bis”.
Il legale di Cospito, inoltre, afferma come il suo assistito sia disposto a interrompere lo sciopero della fame anche in caso ottenesse solamente gli arresti domiciliari. Per ora, dalla Procura di Milano, nelle persone della procuratrice generale Francesca Nanni e il pg Nicola Balice, è arrivato un parere negativo riguardo l’offerta di accordo proposta dallo studio legale del terrorista. Per la Procura, seguendo anche la linea del ministro Nordio, Cospito deve rimanere in stato di detenzione carceraria.
Oggi, Cospito è tenuto nel reparto di medicina penitenziaria del San Paolo, dove i medici possono monitorare costantemente le sue condizioni di salute. In tal senso, l’aggravarsi delle sue condizioni visto lo sciopero della fame, che ha già procurato danni irreversibili sul sistema cardiaco e neurologico dell’uomo.