Prima l’ha insultata, poi le ha scagliato contro una sedia in pronto soccorso. Un uomo ha aggredito un’infermiera ieri, domenica 13 agosto, all’ospedale Santissima Trinità di Sora. Un fatto gravissimo non solo per la violenza specifica contro la donna e operatrice sanitaria, ma anche perché il caso si aggiunge al fiume di aggressioni che da anni avvengono ai danni di medici e personale sanitario. La donna, spaventata dall’efferatezza del gesto, ha avuto un malore ed è stata subito soccorsa dai colleghi in servizio.
Cisl Fp Frosinone: “Non ci sono tutele per il personale nel pronto soccorso”
L’escalation di violenza che caratterizza le professioni sanitarie è particolarmente sentita a Sora dove sindacati da anni segnalano mancanze di tutela nel pronto soccorso. “Ancora una volta si ripropone il tema della sicurezza all’interno delle strutture sanitarie”, ha affermato in una nota il Responsabile della sanità pubblica della Cisl Fp, Frosinone Vincenzo Gaetani, “La situazione che si vive nei presidi è diventata insostenibile, a Sora non c’è una guardia al pronto soccorso e non sono funzionanti neanche le telecamere“. L’associazione di categoria è intervenuta a fronte dei numerosi casi di aggressione, chiedendo di posizionare un vetro a specchio da una parte del triage, dove è maggiore il rischio di colluttazioni tra personale ospedaliero e pazienti. “Tutte richieste sono rimaste senza un riscontro da parte dei vertici”, prosegue la Cisl Fp.
Secondo il segretario Cisl Fp Cuozzo però, anche altre strutture sanitarie della provincia patirebbero la stessa situazione. “Abbiamo registrato episodi di violenza a Cassino, a Frosinone e, ora, anche a Sora. Abbiamo più volte lanciato appelli alle istituzioni regionali così come ai vertici dell’Azienda sanitaria affinché si predisponga un apposito piano di sicurezza e si mettano i nostri operatori nella condizioni di massima tutela”.
Ennesima aggressione in ospedale
L’accaduto è il risultato di un fenomeno sistemico su cui il Ministero dell’Interno ha preso già provvedimenti per offrire più tutele al personale ospedaliero, tra le categorie professionali più esposte ad aggressioni e ritorsioni sul lavoro. Prosegue il piano che il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, porta avanti da gennaio 2023 per rafforzare la presenza delle Forze dell’Ordine nei presidi sanitari e ospedalieri. Un piano che si avvale ora di 6 nuovi ospedali dove medici, infermieri e operatori sanitari potranno contare sulla presenza di poliziotti nei casi in cui i pazienti e visitatori minaccino il personale o attentino alla pubblica incolumità.
Da gennaio a marzo 2023, sono 189 i presidi di polizia già attivati o di recente attivazione, con un incremento del 50% rispetto ai 126 presidi preesistenti. Tra questi, il San Camillo, Policlinico Umberto I, Sant’Andrea, Gemelli, Tor Vergata e San Giovanni che sono già operativi, ma non l’Ospedale Santo Spirito, oggetto dell’ultima aggressione a un’infermiera.