Carabinieri effettuano un controllo approfondito all’Aeroporto di Fiumicino “Leonardo da Vinci”: contrasto ai ladri e gli NCC abusivi
Approfondita operazione di controllo all’interno dell’Aeroporto di Fiumicino, da parte dei Carabinieri. I monitoraggi dei militari si sono interessati alle aree aeroportuali aperte al pubblico, soprattutto poi gli spazi del duty free e poi la zona dei Terminal. I controlli hanno portato al fermo di diciannove persone, divisi tra persone che rubavano nei negozi aeroportuali o gli NCC abusivi che procacciavano clienti illecitamente.
Il controllo dei Carabinieri dentro l’Aeroporto di Fiumicino
I primi controlli sono stati eseguiti all’interno dei duty free dell’Aeroporto di Fiumicino. Qui sono state fermate undici persone, colte in flagrante dalla sicurezza della stessa attività commerciale. I soggetti, italiani e stranieri, avevano riempito le borse di prodotti presi sugli scaffali, cercando poi di non pagarli alla cassa. Intervenuti i Carabinieri su chiamata dei vigilantes, nelle borse delle persone sono stati trovati prodotti di cosmesi, profumi e tabacchi: merce per un valore di quasi 5 mila euro, restituita poi all’attività commerciale.
Contrasto agli NCC abusivi ai Terminal
Altra operazione che ha coinvolto i Carabinieri, è quella legata al contrasto dello storico fenomeno degli NCC abusivi all’Aeroporto di Fiumicino. E’ stato fermato in flagrante un uomo, mentre si trovava nell’aerostazione in maniera giustificata: il soggetto, per l’attività abusiva, era già stato gravato da un divieto di accesso per otto mesi alle aree aeroportuali.
Oltre a lui, sono stati fermati altri sette automobilisti: tra questi NCC o tassisti abusivi. Gli uomini procacciavano illegalmente dei clienti fuori il Terminal 1: dai dati emersi dalle indagini dei Carabinieri, gli autisti svolgevano il mestiere abusivo senza licenze e addirittura in assenza di attestati per trasportare i clienti. Quattro di loro, addirittura, non avevano gli attestati per dichiararsi autisti professionisti. Per loro, è arrivata una sanzione complessiva intorno ai 17 mila euro.