I Carabinieri della Stazione Roma Aventino hanno arrestato un cittadino iraniano di 46 anni, soprannominato il “Principe del Boario”, il quale forte dello stato di supremazia e della sua “ostentata prepotenza”, incuteva timore nei confronti di tutti gli occupanti dell’improvvisato campo, costituito da sparute baracche in via del Campo Boario, nel retro dell’ex mattatoio comunale, al fine di imporre i propri voleri.
Ma la prepotenza dell’uomo si concentrava soprattutto nei confronti di una ragazza romena, di 30 anni, con continue prevaricazioni, aggressioni e violenze, sfociate in approcci sessuali, impediti solo dalla reazione della donna e dal pronto intervento dei Carabinieri.
Al termine di delicate ed articolate indagini, all’uomo è stato notificata un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, per le accuse di violenza sessuale, atti persecutori e lesioni personali.
Tutto era partito lo scorso giugno, quando la cittadina romena, costretta ad abitare nell’insediamento abusivo, confidava lo stato d’angoscia e di terrore che stava vivendo per le continue angherie subite dall’uomo, trovando fiducia in due Carabinieri donne della Stazione Roma Aventino.
Tra queste confidenze i Carabinieri hanno raccolto una vera e propria attività persecutoria, anche con atti sessuali pretesi dal cittadino iraniano, sicuro del silenzio della donna, terrorizzata da minacce e da percosse tali da procurarle ripetute lesioni. Le rassicurazioni dei Carabinieri, l’hanno portata a raccontare la drammatica cronaca che dopo essere stata puntualmente riscontrata ha permesso di accertare che il criminale , forte dello stato di supremazia e della sua “ostentata prepotenza”, incuteva timore non solo nei confronti della donna, ma di tutti gli occupanti dell’estemporanea comunità.
L’arrestato è stato condotto dai carabinieri presso il carcere di Regina Coeli.
La donna vittima, madre di due bambine, sarà affidata ad un centro anti violenza.