Era diventato il suo ‘incubo’, lui che avrebbe dovuto amarla, proteggerla, giocare con lei. E invece da zio l’uomo si è trasformato in un orco e nel corso del tempo avrebbe molestato e palpeggiato la nipotina, quasi certo che lei non avrebbe mai parlato. Non si sarebbe mai confidata. Ma invece, si sbagliava: la ragazza, stanca di quelle violenze, ha raccontato tutto ai genitori. E la sua testimonianza è stata preziosa per chi indaga perché l‘uomo è stato arrestato.
Molestie nel campo rom dell’Albuccione (Guidonia)
Sabato scorso gli agenti del Commissariato di Tivoli hanno arrestato l’uomo, residente nel campo rom dell’Albuccione, per violenza sessuale su minore. Lui proprio lì, in quell’insediamento alla periferia di Guidonia Montecelio, alle porte di Roma, avrebbe abusato della nipotina. La ragazzina, però, ha deciso di raccontare tutto, di mettere la parola fine a quell’incubo.
Il racconto della vittima
La vittima ha raccontato tutto ai genitori e da lì è partita l’indagine della Polizia. Un racconto fatto di soprusi, continue violenze, palpeggiamenti, molestie. Una storia terribile che ha visto protagonisti uno zio e una nipotina. Una storia che ora si è conclusa con la decisione della Procura di Tivoli di emettere provvedimento restrittivo, con l’uomo che è stato arrestato per violenza sessuale.