Aveva le lacrime agli occhi ieri sera, Federica Barbarbarossa, ausiliaria del pronto soccorso del S. Pietro Fatebenefratelli di Roma – nel video postato in un momento di profonda disperazione (come lei stessa lo definisce) – dopo due settimane di quarantena con febbre alta, tosse e altri sintomi.
“Da tre giorni sono in attesa di tamponi. Dalla Asl non ricevo risposta. Solo oggi avrò fatto, senza esagerare, un centinaio di chiamate – dichiara la donna – tra cui il 1500 e il numero verde. Ma niente. Rispondono e subito attaccano senza neppure dire neppure ‘pronto’
“Non mi sono contagiata perché non ho seguito le direttive del D.P.C.M. – ci tiene a sottolineare Federica – E’ successo mentre stavo lavorando. Lavoro in un Pronto Soccorso e sono stata a contatto con un paziente positivo al Covid19″.
“Mi sento sola, abbandonata e presa in giro. Sono due settimane che non posso abbracciare i miei tre figli (la più piccola ha solo 4 anni) – si sfoga la donna – Non ce la faccio più!”.
Unica fonte di sollievo per Federica, in tanta solitudine, le video-chiamate e i messaggi di solidarietà dei colleghi e degli infermieri del Pronto Soccorso.
“La settimana scorsa la ASL Roma 1 mi ha mandato via mail un certificato secondo il quale io potevo rientrare al lavoro. Fossi stata una pazza scriteriata lo avrei fatto – aggiunge Federica – anche solo per uscire da questo isolamento. Ma qualora fossi positiva, avrei appestato tutti. E’ questo che vogliono? Nessuno, in realtà, rispetta le linee guida dell’Istituto Superiore della Sanità. Pare prevalga il libero arbitrio! E c’è troppa confusione anche in chi deve applicarle le direttive”.
Parole dure, senza filtro, quelle della 43enne romana, che dovrebbero inquietare le coscienze delle autorità.
Federica – come lei stessa ci tiene a precisare – ci ha messo la faccia. Ma quanti altri operatori sanitari stanno vivendo la sua stessa odissea?
Finalmente poco fa, la buona notizia. In un secondo video postato sul suo profilo Facebook la Barbarossa annuncia che il suo sfogo è servito a qualcosa. La Asl ieri sera tardi ha finalmente inviato i tamponi. In giornata l’operatrice sanitaria del Fatebenefratelli saprà se è positiva o no al Coronavirus.
Una lunga attesa, troppo lunga per questa maledetta emergenza. Un episodio vergognoso che speriamo non si ripeta mai più.
Rosanna Sabella