Formia. Pensavano di passare inosservati, di farla franca, ma così non è stato. Fermate dalla Finanza per un controllo, due persone sono state trovate a bordo di un autocarro sul quale era presente un ingente quantitativo di legna da ardere ma non solo. A seguito degli accertamenti, i due sono risultati gravati da diversi precedenti e le irregolarità rispetto al trasporto da loro effettuato non sono mancate. Sequestrati sia l’autocarro sia gli oltre 2 mila chili di legna presenti.
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I controlli della Guardia di Finanza
Le operazioni – condotte dai Baschi Verdi di Formia durante l’ordinario servizio di controllo economico del territorio e di pubblica utilità – risalgono a pochi giorni fa. Siamo a Formia e per la precisione in via Unità d’Italia, quando i finanzieri hanno sottoposto a controllo due soggetti che viaggiavano a bordo di un autocarro sul quale stavano trasportando un ingente quantitativo di legna da ardere. Dall’esame dei documenti, i Finanzieri apprendevano che i due fermati erano originari di Cerignola e si trovavano sul territorio pontino per tentare la vendita della legna che avevano al seguito.
I precedenti di polizia e le violazioni
Da ulteriori riscontri effettuati, anche attraverso le banche-dati, emergeva come i due fossero gravati da numerosi precedenti di polizia, il che induceva i militari ad approfondire ulteriormente il controllo. I Finanzieri notavano quindi che stando al secondo documento di accompagnamento esibito, il carico doveva essere trasportato da Andria e Cerignola ma non sussisteva alcun motivo che giustificasse la presenza dei due su Formia.
All’esito dei vari controlli, venivano quindi constatate diverse violazioni sia al Codice della Strada, poiché il carico di legname trasportato eccedeva la portata massima consentita dal mezzo impiegato, sia alle norme che disciplinano il commercio e la vendita su aree pubbliche, non essendo stata esibita la necessaria autorizzazione prevista. Motivo quest’ultimo che ha spinto i finanzieri al sequestro amministrativo del mezzo, nonché del relativo carico, ovvero oltre 2000 kg di legna da ardere.
I caso dei ‘furbetti della legna da ardere’
L’attività eseguita dalle Fiamme Gialle ha riguardato un settore, quello della vendita della legna da ardere, particolarmente esposto alle truffe a danno dei cittadini, anche alla luce del sensibile aumento dei prezzi del legno dovuto alla crescita della domanda conseguente all’incremento dei costi dell’energia. Il fenomeno truffaldino è stato anche di recente oggetto di numerose segnalazioni e diversi servizi mandati in onda su “Striscia la Notizia” sui cosiddetti “furbetti della legna da ardere”. Quest’ultimi sono soliti raggirare i propri clienti, vendendo a prezzi esorbitanti partite di legna di gran lunga inferiori rispetto all’effettivo quantitativo che dichiarano di rilasciare all’acquirente ignaro, il quale, non avendo, sul momento, la possibilità di effettuare una pesa della merce consegnata, si rimette alla fiducia del venditore disonesto.