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Ardea, gli Amici di Grillo: «Abbiamo paura di assistere ad una prolungata agonia della nostra città»

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Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa a firma del movimento Amici di Grillo Ardea che ripercorre la storia di quattro anni di amministrazione condotta dal Sindaco Luca Di Fiori:
“Correva l’anno 2012, erano i primi giorni di maggio quando Luca Di Fiori veniva eletto a sindaco nel comune di Ardea col sostegno forte e convinto di varie formazioni politiche come: Popolo della libertà, Città nuove, Cristiano Riformisti, Udc, La Destra e liste civiche come: Una donna, legalità e libertà con Eufemi , Grande Sud.
Tralasciamo volutamente le polemiche pesanti seguite sia alla presentazione delle liste che allo spoglio dei voti, ma ricordiamo che la vittoria fu immediata, al primo turno grazie agli accordi pattuiti nelle segrete stanze tra i rappresentanti dei vari gruppi.
Da dichiarazioni uscite di recente abbiamo saputo che tali patti non furono rispettati né con gli aderenti ai gruppi più piccoli che erano chiaramente stati sfruttati ai fini del mero numero di voti, ma neanche con qualche rappresentante dei partiti maggiori.
Questo mancato rispetto provocò la pressoché immediata reazione di chi era rimasto fuori dai giochi che cominciò subito ad attaccare dall’esterno il neoeletto sindaco e da parte del consigliere Fanco che praticamente da subito iniziò a combattere contro la maggioranza pur facendone parte. Qualcuno, invece, più ipocritamente nascose la sua insoddisfazione cercando di acquistare potere magari prendendo “in quota“ come suole dirsi qui ad Ardea, qualche assessore, oppure puntando al posto di presidente del consiglio.
Cosa certa è che, fin da subito, balzò agli occhi di tutti gli osservatori che la nuova amministrazione della città era nata sotto i peggiori auspici e si reggeva su fondamenta assai fragili e su persone molto attente a curare i propri interessi e molto meno quelli della cittadinanza.
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ARDEA CHE CRESCE era lo slogan del nuovo sindaco, che vinceva le elezioni con un programma al cui primo punto era scritto:
Far funzionare il comune, trasferimento uffici presso la scuola Manzù, ristrutturazione sede via Garibaldi (già finanziata), potenziamento personale e mezzi polizia locale, servizi videosorveglianza per la sicurezza cittadina – citiamo solo i più interessanti da valutare –
Il secondo punto riguardava la pianificazione del territorio e sarebbe troppo complessa l’analisi in questa sede.
Il terzo punto merita invece molta attenzione perché parlava della sistemazione di strade , piazze e pubblica illuminazione: tre milioni l’anno per completamento opere triennali. Completamento e riqualificazione lungomare con fondi regionali già programmati e stanziati.  Assetto e riqualificazione spiagge libere attrezzate già finanziate.  Attuazione programma per la sicurezza stradale di Ardea, già finanziato.
Approvvigionamento idrico quartieri periferici (1 mln anno di interventi). Revisione tariffe Idrica.
Non ci soffermiamo oltre sul libro dei sogni del Sindaco che promettendo anche formazione civica ed un forte impegno nella ricerca di risorse per lo sviluppo convinceva i cittadini della validità del suo programma.
Il 01/12/2014  coupe de theatre ,il sindaco Di Fiori rassegna le sue dimissioni tuonando:
“La città non può aspettare, io ho chiesto da tempo un equilibrio politico che tarda a venire. A questo ‘gioco’ non ci sto, per il bene della città. Ecco perché ho presentato le mie dimissioni. L’ho fatto perché la politica deve riflettere e dovrà farlo davanti a tutti i 50mila ardeatini. La politica dovrà guardare in faccia sia chi ha votato questa maggioranza sia chi non l’ha votata. Dobbiamo trovare una sintesi di punti programmatici seri che rispondano sulla riqualificazione, sull’ambiente, sulla sicurezza, sull’uso civico, sull’edilizia contrattata. Non si può più perdere tempo. E’ una azione che avrei voluto fare qualche mese fa. Lascio la scena, lascio alla politica altri 20 giorni per ragionare affinché ci sia un equilibrio chiaro da qui a fine mandato, che rispetti il mandato dei cittadini e che possa portare a dare le risposte che la città si aspetta”.
Ci auguriamo che i cittadini ricordino la situazione in cui si trovava Ardea quando fu presa in mano da questa amministrazione ed in quali condizioni fosse poco più di due anni dopo, al momento di queste dichiarazioni.
Il 21/12/2014 con un altro colpo di scena, ma di quelli che gli attenti osservatori si aspettano, il nostro quasi ex sindaco dichiara, ritirando le dimissioni in quella che i calciofili chiamerebbero “area Cesarini”:
La maggioranza ha condiviso un atto di intenti nel corso del quale si fa un chiaro riferimento a punti da condividere nella maniera più ampia possibile con l’opposizione . L’obiettivo è di avere due anni di lavoro, di profondo dialogo con tutto il consiglio comunale, per un profondo rilancio dell’azione amministrativa. Ringrazio i consiglieri per il senso di responsabilità che hanno dimostrato”.
acconaRicordate come era la situazione alla fine del 2014? E’ passato appena poco più di un anno, siamo ai giorni nostri, il 17/02/2016  ennesima sbavatura nella sceneggiatura prevista sul teatrino del nostro comune, il presidente del consiglio Acquarelli denuncia: “Pur avendo ricoperto incarichi importanti, sia come capogruppo consiliare e sia come presidente del consiglio, malgrado l’impegno profuso, oggi ancor più mi rendo conto che la situazione è veramente drammatica; ho cercato di rendere possibile attraverso le convocazioni del consiglio comunale temi importanti per il bene della nostra città, ma per becero ostruzionismo in primis di certi colleghi di maggioranza, non sono riuscito ad ottenere i risultati che ci eravamo prefissi e che facevano parte del nostro programma elettorale. Ad oggi mi sento deluso dell’andamento della amministrazione e del suo capo, e per questo motivo rimetto le mie dimissioni da presidente del consiglio ed invito tutti i consiglieri responsabili ad unirsi per firmare insieme e far terminare questa deludente amministrazione”.
Alla voce del presidente si aggiunge quella del consigliere di maggioranza Corso, suo compagno di partito: “In questo momento mi sento di condividere le perplessità annunciate dal presidente del consiglio, perché non vedo la possibilità concreta di trovare un assetto che possa rispettare le volontà dei nostri cittadini. Il mio compito, già arduo di suo, ha trovato ostacoli da parte degli stessi consiglieri di maggioranza che invece di promuovere azioni di supporto si sono messi in contrasto con l’assessore di riferimento facendo naufragare ogni suo sforzo”.
A completare il coro si aggiunge la voce di un terzo rappresentante della maggioranza, Sperandio: “Esprimo il mio disappunto sull’operato di questa amministrazione , credo che una buona amministrazione vive solo se tutti remano nella stessa direzione. Non voglio incolpare nessuno ma l’evidenza è chiara, non siamo riusciti a creare quelle opportunità indispensabili per ottenere risultati decenti per il bene del nostro paese. Non credo ci siano più le condizioni per ricostruire una nuova giunta e trovare un equilibrio in consiglio comunale per affrontare argomenti importanti ed indispensabili per la crescita del nostro territorio. Concludo dicendo che sono veramente dispiaciuto. Mi sono convinto di unirmi al presidente del consiglio, al consigliere Corso ed ai sei consiglieri di opposizione in quanto non ritengo ci siano più le condizioni per continuare con questa amministrazione. Perciò invito tutti i consiglieri a fare un atto di responsabilità nell’unire alle nostre firme le loro per dare la parola al popolo sovrano, nella speranza che il prossimo governo sia all’altezza di una città come Ardea”.
Dopo queste tre importantissime dichiarazioni  rese alla stampa di presa di coscienza di una situazione assolutamente ingestibile e della necessità di porre fine all’agonia di una amministrazione che in realtà non ha mai goduto di vita propria, la città è stata percorsa dai rumors dell’immediata protocollazione della firma delle dimissioni dei suddetti consiglieri che aggiunte a quelle dei consiglieri di minoranza avrebbero sancito il termine di questa gestione. A tarda serata giunge la voce che forse c’era già un ripensamento, forse qualcuno è preoccupato all’idea di affrontare a breve nuove elezioni, pare che il coordinamento provinciale di Forza Italia a cui fanno capo Acquarelli e Corso e che sostiene il Di Fiori non veda di buon occhio la caduta fragorosa di questo avamposto di frontiera, intanto si rinvia ogni decisione al mattino dopo; si dice che la notte porta consiglio.
E siamo al 18/2/2016, il sindaco Di Fiori, a difesa dell’indifendibile, dopo aver dimissionato nei giorni precedenti e per l’ennesima volta l’intera giunta, decide di presentare anche le sue dimissioni dichiarando: “Mi sono dimesso perché in maggioranza, e in alcuni gruppi del Consiglio, non si riesce a trovare una sintesi politica. Si litiga per ogni cosa, quando il vero interesse deve essere, ed è stato per me, il bene della città. Ardea ha bisogno di essere amministrata nel modo giusto – ha proseguito – Già c’è una situazione sociale critica: se a questo si aggiunge una realtà politica confusa e non propositiva e operativa, è chiaro che il territorio – tutto – ne risente. Il periodo storico non permette di perdere ulteriore tempo: non possiamo indugiare. Dopo più di tre anni e mezzo di questa consiliatura, queste mie dimissioni servono per far cercare di capire, a chi ancora non ha le idee chiare, di doversi mettere assolutamente a disposizione della città. In sostanza, a rimboccarsi le maniche, perché c’è da lavorare”.
Vi risparmiamo tutto quello che il sindaco o ex, scegliete voi, si propone di fare nel poco meno di un anno e mezzo rimasto, poniamo però alla vostra attenzione il fatto che questa mossa ha di fatto fermato le dimissioni dei tre moschettieri che dopo aver fatto tanto fumo si sono addormentati in attesa del principe azzurro.
Ci rivolgiamo ora all’attenzione di chi ha avuto , e ci auguriamo che siate tanti, la pazienza di seguire questa cronistoria che non siamo riusciti ad abbreviare di più per porre qualche domanda alla quale potrete rispondere nella tranquillità delle vostre case:
1) Trovate qualche somiglianza tra la situazione  generale di Ardea prima e dopo l’avvento di questi signori?
2) Trovate qualche somiglianza tra le dichiarazioni del Di Fiori all’atto delle prime dimissioni e di queste ultime?
3) Credete che i tre moschettieri manterranno fede alle loro dichiarazioni?
4) Vi aspettate che all’interno della maggioranza riescano a trovare un accordo per portare a termine il mandato?
5) Credete che porteranno a compimento il programma presentato nel 2012 da qui ad un anno?
Considerando che la speranza è sempre l’ultima a morire abbiamo paura di assistere ad una prolungata agonia della nostra città”.
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