Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera elaborata dall’associazione Noi con Salvini riguardo la persistenza e l’aggravamento della situazione pericolosa in Via Salinello, ad Aprilia, con presenza di persona disabile grave.
“Nonostante si sia segnalato nel dicembre scorso – scrive Noi con Salvini – attraverso una comunicazione al Sindaco, al Comando della Polizia Locale e Sua Eccellenza il Prefetto, lo stato di assoluto e colpevole degrado in cui sono costretti a vivere i residenti di Via Salinello e vie prospicenti, all’interno del Comune di Aprilia nella frazione di Campo di Carne, nulla è cambiato in meglio e le condizioni atmosferiche hanno aggravato se possibile la situazione. Persiste lo stato di abbandono e di mancanza degli elementari servizi, come la totale assenza di strade asfaltate e d’illuminazione pubblica, aggravando pesantemente le condizioni di vita di tutti i residenti, figurarsi di chi è colpito da patologie invalidanti. I residenti, sono costretti a convivere con strade che per decenza sarebbe opportuno definire in altro modo, le foto non mentono! Essi sopportano quotidianamente disagi che si riflettono sulla fruizione di servizi di pubblica utilità (servizio postale, raccolta rifiuti, emergenza sanitaria, controllo del territorio) che sono diritti costituzionalmente garantiti. Costoro, nei casi ove sia stato necessario condono edilizio, hanno pagato sanificando la propria posizione, ed ora effettuano regolarmente i pagamenti delle tasse ed imposte comunali pur non usufruendo di alcun servizio. Ciò non toglie che, anche chi sia in situazioni di non completa sanificazione debba essere messo nelle condizioni di poter vivere dignitosamente”.
“Il messaggio che si lancia ai cittadini – continua la nota – è quello che nonostante la situazione sia grave e sotto gli occhi, nessuno intervenga. In particolar modo si segnala nuovamente, il caso della Signora Ciulla Rosa, abitante in via Salinello, che da gennaio dello scorso anno è affetta dalla sindrome di “Guillain Barre’” la quale, le ha provocato una paralisi a tutti e quattro gli arti ed ha bisogno di assistenza h24. Ella ha una carrozzella elettrica ma le ignobili condizioni della strada non le consentono neppure di uscire da casa, facendola ormai vivere da oltre un anno come prigioniera.
Con grande dignità e responsabilità ci ha più volte sollecitato sull’insicurezza dovuta alla completa mancanza di pubblica illuminazione e, alle grandissime difficoltà incontrate dagli operatori sanitari che la assistono nel percorrere tali strade, anche al rischio di incidenti. Se una donna in gravi difficoltà riesce a pensare agli altri pur avendo tutto il diritto di pensare a se stessa, ci chiediamo come possa chi amministra il nostro territorio a non provvedere con assoluta tempestività agli obblighi contatti verso la cittadinanza”.
“Chiediamo che si provveda con ogni mezzo a migliorare le condizioni di vita dei cittadini residenti nelle vie sopraccitate, partendo dal caso della signora Rosa, permettendole di poter vivere in maniera sicura e libera e di porre beneficio alla comunità partendo dal suo caso.
Che si passi – conclude l’associazione – dagli annunci agli interventi urgenti e fattuali e che si ripristini, all’interno delle agende politiche, il concetto di priorità delle problematiche in particolar modo quando ad essere colpiti sono coloro che già subiscono condizioni di vita disagiate”.