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Rifiuti di Roma a Guidonia, rinviato il collaudo del TMB: ma è solo questione di tempo

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Il Sindaco di Guidonia Mauro Lombardo contro l'impianto TMB
Saltato il collaudo dell’impianto TMB a Guidonia, rinviata – a data da destinarsi al momento – l’attivazione della struttura che era stata annunciata per oggi lunedì 9 gennaio 2023. L’impianto, come spiegato in questo articolo, è chiamato ad accogliere una parte dei rifiuti di Roma Capitale; proprio come Roncigliano, ai Castelli, anche Guidonia è stata chiamata in causa nella più ampia vicenda della gestione della spazzatura capitolina che in tutti questi anni, colpevolmente, non ha visto presentare dalla Politica (tutta) soluzioni adeguate. E adesso, complice l’emergenza, le soluzioni vengono trovate altrove. 

Il punto sul TMB di Guidonia

“Abbiamo appurato direttamente dalla voce degli Amministratori Straordinari di nomina prefettizia della Ambiente Guidonia Srl che oggi non avrà inizio l’annunciato collaudo dell’impianto di TMB dell’Inviolata“, a parlare è il Sindaco della Città alle porte di Roma Mauro Lombardo. La ‘buona notizia’, se così vogliamo definirla dal punto di vista dei cittadini, non è quella tuttavia che servirebbe dato che il tutto è soltanto rimandato dato che, precisa il Primo Cittadino, “è evidente che il collaudo avverrà a breve pur non essendo ancora stata stabilita alcuna data“. Il rischio per Guidonia Montecelio, città con poco meno di 90mila anime situata a nord est della Capitale, è altissimo: l’apertura di questa struttura, rimasta in stand-by addirittura dal 2014, rappresenterebbe un’altra attività impattante (negativamente) sul territorio e, in particolare, su un’area che per vocazione dovrebbe essere un attrattivo parco naturalistico e archeologico. 

“Le proteste da sole non cambieranno la situazione”

“E’ un problema che ereditiamo dal passato, con il quale siamo costretti a confrontarci. Ritengo legittime e giustificate  le manifestazioni di dissenso che sono preannunciate e che saranno organizzate. Le sosterrò perché, ne sono certo, rimarranno nel perimetro della civile e pacifica protesta. L’impianto dista in linea d’aria esattamente 2.680 metri dalla cameretta in cui dormono i miei tre figli e anche da padre comprendo le preoccupazioni di tutti”, prosegue il Sindaco. 
 
Nessuno, però, si illuda che le proteste, da sole, possano cambiare la situazione. L’impianto chiuderà solo se saranno annullate le autorizzazioni ambientali concesse della Regione Lazio, oppure se sarà revocata l’Ordinanza del Sindaco Gualtieri che, lo scorso luglio, dopo meno di venti giorni dal mio insediamento, ha imposto un suo collaudo, a tappe forzate, per risolvere l’emergenza rifiuti della Capitale”.

I ricorsi

Il Comune di Guidonia Montecelio, lo ricordiamo, contro entrambi questi atti amministrativi, ha presentato ricorso al TAR per il loro annullamento. Il giudizio contro l’Autorizzazione Integrata Ambientale è stato instaurato dalla precedente Amministrazione mentre quello avverso l’Ordinanza di Gualtieri da quella attuale. Il TAR però, in ambedue i casi, proprio come accaduto per la discarica di Albano, ha respinto la richiesta di sospensione cautelare e questo, purtroppo, non lascia ben sperare per le decisioni definitive attese per il prossimo mese di luglio. 

“Solo il fronte giudiziario può portare alla chiusura del TMB di Guidonia”

Aggiunge ancora Mauro Lombardo: “Il fronte giudiziario, tuttavia, pure in secondo grado se necessario, è l’unico dal quale, in caso di accoglimento delle nostre ragioni, può arrivare la chiusura dell’impianto ora che sono in procinto di aprirlo. Altre strade da percorrere non ce ne sono. Chi dice il contrario è ingenuo, in malafede o in campagna elettorale permanente”. 

Chiesti controlli in caso di apertura

“All’eventuale apertura pretenderò dalla Regione Lazio, da Roma Capitale, dalla Città Metropolitana, da AMA Spa e dai gestori dell’impianto di partecipare, come Comune, ai controlli sul funzionamento dell’impianto, il rispetto delle norme di sicurezza e di tutti i valori che possano misurare l’impatto ambientale nel tempo della nuova attività industriale.  Chiederò, inoltre, che da subito, già dalla fase del collaudo, sia assicurato e versato il contributo a titolo di ristoro economico alla nostra comunità per il grave disagio ambientale che sarà sofferto, in base alle norme regionali in vigore e nella sua previsione massima. La situazione che stiamo vivendo e dovremo affrontare nei giorni a venire deve trovare un fronte comune, cittadini e Amministrazione, affinché le Istituzioni sovracomunali comprendano che non siamo disponibili a farci carico delle inefficienze e incapacità altrui”. 
 
Quindi il Sindaco conclude: “Troveremo la maniera per rivendicare sempre e ovunque il diritto della nostra comunità a proseguire quel percorso di crescita e sviluppo che abbiamo avviato in questi pochi mesi di governo della Città. Non consentiremo a nessuno di portarci via quel futuro migliore che abbiamo immaginato e progettato per Guidonia Montecelio, tanto meno di continuare a marginalizzarci ed escluderci dai processi decisionali che ci riguardano direttamente. Le scelte politiche devono essere sempre il risultato di un processo di consultazione e di negoziazione, che coinvolga tutte le parti interessate, per fare in modo che siano il più possibile eque e tengano conto di tutte le esigenze in maniera da garantire il benessere della popolazione e delle generazioni future”.
 
https://www.ilcorrieredellacitta.com/news-guidonia/rifiuti-di-roma-800-tonnellate-al-giorno-nel-tmb-di-guidonia-da-domani-sindaco-e-residenti-sul-piede-di-guerra.html
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