Era stato l’intervento di una volante del Commissariato della Polizia di Stato di Tivoli, per una lite in famiglia, nell’agosto scorso, a far emergere una grave situazione di violenza domestica.
Gli agenti, chiamati ad intervenire dai vicini di casa, hanno trovato M.A., 47enne di origini tunisine, alterato e in un forte stato di agitazione. Riportata la situazione alla normalità la donna in quel momento non ha avuto il coraggio di denunciare il marito.
Il giorno dopo, tornata dal lavoro, ha trovato i figli in lacrime terrorizzati dalle reiterate minacce che l’uomo aveva continuato a esprimere nei loro confronti, implorando la madre di scappare dal padre.
A questo punto la donna ha trovato il coraggio di andare via dall’abitazione, rifugiandosi a casa di amici e ha deciso di denunciare l’uomo, rivelando agli investigatori del commissariato di Tivoli le quotidiane violenze subite dal marito.
I poliziotti hanno accertato ed esposto all’autorità giudiziaria i reiterati maltrattamenti subiti dall’intera famiglia, appurando che l’uomo era solito ubriacarsi e picchiare la moglie, anche davanti ai due figli minori, minacciando e insultando quotidianamente anche i ragazzi. Veniva, quindi, emessa nei confronti dell’uomo la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa famigliare e il divieto di avvicinamento alle persone offese.
Divieto che l’uomo però ha regolarmente violato, avvicinandosi ai famigliari e continuando a minacciarli. Per tali motivi, veniva emesso nei suoi confronti anche il divieto di dimora nel comune di residenza.
L’uomo per nulla scoraggiato ha continuato a molestare la donna, presentandosi sia nei pressi dell’abitazione che sul posto di lavoro della stessa, tentando di avvicinare anchei figli all’uscita da scuola, e nei luoghi da questi frequentati.
Nella giornata di ieri, proprio a seguito di questa escalation di atteggiamenti aggressivi e delle reiteriate inadempienze alle prescrizioni imposte, gli agenti della Polizia di Stato hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti, arrestando M.A. per il reato di violenza domestica aggravata dalla presenza di minori.