La villa romana imperiale marittima di Torvaianica è ancora nell’abbandono e nel degrado più assoluto.
LA VILLA ROMANA ABBANDONATA: UN SITO ARCHEOLOGICO IMPORTANTE NEL DEGRADO
Il sito archeologico di via Siviglia, venuto alla luce a cavallo tra la fine degli anni ’90 ed il 2000, contiene un’antica seconda casa molto ricca (appartenente ai membri della gens Flavia) allargata a villaggio, con terme e pavimenti ricchi di mosaici.
Oggi la recinzione è quasi del tutto crollata e l’erba alta ha invaso gli scavi. In tutto ciò non ci sono né telecamere né cancelli e la zona è inaccessibile per il pubblico.
Vandali e pastori, però, la usano eccome. Già, anche i pastori: se ne servono come area per il pascolo.
LA STORIA RECENTE DEL SITO
Quindici anni fa fu costruita la recinzione e la tettoia di legno che copre parte dei mosaici dalla giunta di centro-sinistra. Costo: 300mila euro.
Quasi 10 anni fa, invece, nel 2009, venne alla luce un sarcofago del III secolo dopo Cristo. Per gli studiosi era una scoperta eccezionale.
A quel punto, visto che la zona si trova su un terreno privato, il Comune di Pomezia avviò l’esproprio (forte del vincolo della Soprintendenza del Lazio). Ma gli oltre 100mila euro di indennità offerti non sono bastati alla proprietaria.
Da allora gli archeologi hanno potuto lavorare solo tramite i decreti di occupazione della Soprintendenza, contro i quali, però, si è opposta in giudizio la proprietaria. L’ultimo annullamento dell’occupazione, disposto dal TAR del Lazio accogliendo il ricorso della donna, è avvenuto nel 2014.
LA VOLONTA’ GRILLINA
L’attuale amministrazione grillina ha detto di voler valorizzare il sito. Lo aveva promesso anche la giunta Fucci: speriamo che stavolta qualcosa cambi davvero.