Dopo le polemiche seguite alla richiesta del voto di fiducia sul decreto Milleproroghe, è il caso di fare il punto sulla situazione vaccini. Il balletto di posizioni fatto dal Governo ha infatti reso difficile capire quale norma dovranno seguire le famiglie nell’anno scolastico ormai iniziato.
Annunciato l’obbligo, poi la fiducia
Partiamo dal 6 settembre. Quel giorno i deputati del MoVimento 5 Stelle avevano annunciato la presentazione di un emendamento per reintrodurre l’obbligo di certificazione dei vaccini. La proposta aveva suscitato il plauso della comunità scientifica, sollevata per la modifica al decreto che rinviava all’A.S. 2019-20 l’applicazione dell’obbligo. Ieri, però, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro ha chiesto in Aula la fiducia sul testo approvato dalle Commissioni. Abbiamo subito dato notizia del nuovo dietrofront, titolando che il Governo aveva nuovamente tolto l’obbligo. L’emendamento che lo reintroduceva, per come era stato annunciato, non esiste infatti nel testo in votazione. Le Commissioni, però, hanno inserito nel decreto legge una norma che modifica ulteriormente le cose.
Autocertificazione e modifiche in corso d’opera
L’emendamento 6.65 prevede una proroga dell’art. 5 del decreto Lorenzin anche per l’anno in corso. In parole povere, i genitori potranno presentare un’autocertificazione per far entrare i bambini a scuola. Verrebbe così scavalcato l’obbligo, poiché l’attestazione dell’effettiva vaccinazione andrebbe presentata solo entro il 10 marzo 2019. Dunque tutti dentro, poi a marzo si vedrà chi cacciare dalle aule: una situazione abbastanza paradossale. Quello che è evidente è che il Governo interverrà prima della data fissata dall’emendamento, rendendo chiara una volta per tutte la situazione vaccini. Il Ministro della Salute Giulia Grillo ha infatti annunciato che è stato depositato in Parlamento un disegno di legge per superare il decreto Lorenzin. Il precedente decreto, secondo il Ministro, fa l’errore di “focalizzarsi unicamente sull’obbligo, producendo una guerra di religione sulle politiche vaccinali”. Ora, bisogna capire se ci saranno i tempi tecnici per approvare una legge, o se il Governo dovrà ricorrere nuovamente a un decreto-legge (emanabile per motivi di urgenza). Questo secondo caso, a nostro avviso, è più probabile, dato che si dovrà mettere mano a una situazione di caos nelle scuole. Obbligo sì, no, forse: capirci qualcosa è sempre più difficile.