Truffe agli anziani a Roma, nuovo colpo messo a segno con la tecnica del finto pacco postale. Ma stavolta è andata male ai malviventi: le indagini confermano nuovamente l’ombra della malavita napoletana sui raggiri compiuti nella Capitale. Sei le persone finite in arresto.
Organizzazioni articolate, gestite dalla criminalità napoletana, in grado di mettere insieme vere e proprie batterie di malviventi che vengono inviate quotidianamente a Roma. Nel mirino sempre loro, la fascia più anziana della popolazione: persone ingannate e private dei risparmi magari di una vita da individui senza scrupoli. Come nell’ultimo caso registrato nella zona di Tomba di Nerone dove un ‘nonnino’ ha messo nelle mani dei criminali quasi 5.000 euro.
Truffe agli anziani a Roma: le indagini
Di come funzioni il sistema delle truffe a Roma – ma non solo – ci siamo occupati più volte con il nostro giornale. L’elemento fondante è che nulla viene lasciato al caso: ogni componente del raggiro è un ingranaggio del sistema con funzioni specifiche. Chi cerca le vittime, chi chiama, chi si presenta a casa loro per ritirare soldi e preziosi alle vittime. Spesso girano su auto a noleggio: prendono i soldi e scappano via.
Il tutto, come dimostrato anche dalle recenti indagini, sulla tratta Napoli-Roma, praticamente ogni giorno. Come per quanto accaduto al Pigneto circa un mese fa, quando un uomo aveva tentato di raggirare un’anziana prima di essere arrestato dai Carabinieri. Ebbene, proprio da quell’episodio i Militari sono riusciti a risalire ad altri componenti della banda.
Come funzionava il sistema
Analizzando i contatti e gli spostamenti dell’arrestato i Carabinieri sono risaliti alla centrale, a Napoli, da cui partivano le telefonate alle vittime per indurle, con l’inganno, a consegnare denaro e gioielli, al finto delegato delle poste che si sarebbe presentato a casa per ritirare il pacco del nipote. Un’altra variante di queste truffe, anch’esse molto ricorrenti, riguardano il figlio/nipote in difficoltà.
Così, sulla base delle risultanze investigative raccolte, la Procura della Repubblica di Roma ha emesso un decreto di perquisizione all’interno della centrale telefonica, localizzata in un deposito ubicato a Casoria, in provincia di Napoli. Contemporaneamente all’esecuzione della perquisizione, i Carabinieri della Compagnia Trastevere hanno predisposto dei servizi di pattuglia sulla Capitale per intercettare eventuali emissari, inviati da Napoli a Roma, in contatto con la centrale telefonica, per portare a segno le truffe.
Tomba di Nerone: anziano truffato col trucco del finto pacco postale
Ebbene, proprio durante le citate attività di controllo, le pattuglie dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Trastevere, in una via residenziale del quartiere Tomba di Nerone, hanno intercettato e notato la presenza di un’auto sospetta che effettuava vari giri dell’isolato, rallentando e riprendendo la marcia continuamente. Alla guida dell’auto, i Carabinieri hanno riconosciuto l’uomo già arrestato lo scorso 12 febbraio. Che, evidentemente, era stato in seguito lasciato a piede libero (e su questo ci sarebbe molto altro da dire).
Così dopo averlo pedinato per pochi metri e osservato a distanza hanno notato dopo poco, un anziano avvicinarsi alla sua auto che, dopo aver scambiato alcune battute, gli consegnava delle banconote e un assegno. I militari quindi, prima ancora che l’uomo potesse ripartire ed allontanarsi sono intervenuti e l’hanno bloccato, recuperando l’intera somma di denaro.
“Papà, ritira il pacco per me”: 84enne consegna quasi 5.000 euro ai criminali
Dalla ricostruzione dei fatti è emerso, sin da subito, che la vittima, un 84enne, residente in un condominio poco distante, era stato contattato poco prima al telefono da un uomo che, fingendosi suo figlio, l’aveva convinto a raccogliere tutto il denaro che aveva in casa, ottocento euro circa e a preparare un assegno da quattromila euro, ed a consegnarlo ad un delegato delle poste, che era in attesa, in auto, sotto casa.
Il denaro sarebbe servito al ritiro di un pacco postale con contrassegno. Chiaramente del tutto inesistente. Contestualmente, un’altra aliquota di Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trastevere ha effettuato l’accesso all’interno della Centrale Telefonica, al piano ammezzato di un condominio residenziale sorprendendo 5 uomini con telefoni cellulari, pagine di elenchi telefonici, e appunti tra cui erano indicate anche le generalità ed il numero di telefono cellulare dell’anziano, vittima della truffa a Roma.
Sei arresti
Gli accertamenti effettuati nell’immediatezza, anche sui dispositivi cellulari rinvenuti, infatti, hanno consentito di constatare il diretto collegamento dei cinque fermati con l’uomo fermato per la truffa in atto a Roma. L’operazione si è conclusa con l’arresto dei sei uomini, il sequestro di cellulari ed elenchi telefonici sui quali i Carabinieri della Compagnia di Roma Trastevere stanno effettuando ulteriori approfondimenti per verificare l’eventuale coinvolgimento degli indagati in altri episodi di truffa. Gli arresti sono stati convalidati sia dal Tribunale di Roma che da quello di Napoli.
Truffe agli anziani: incontri di prevenzione a Roma dei Carabinieri
A riguardo, nell’ottica di una sempre maggiore partecipazione del carabiniere come attore sociale, molte sono state le iniziative intraprese dai Carabinieri per aiutare le fasce cosiddette deboli della società con la distribuzione di un dépliant, con un decalogo di semplici consigli che aiutano il cittadino a non rimanere vittima di una truffa, nelle parrocchie, nei centri anziani, nelle farmacie.