Si è appena concluso il processo per direttissima contro due cittadini rumeni, autori di un episodio di sciacallaggio ad Amatrice.
I due, 44 e 45 anni, erano stati arrestati grazie all’intervento di un carabiniere di Ardea, che li aveva sorpresi mentre si aggiravano in una Volskwagen tra le macerie del paese nel reatino. Da lì la fuga e l’inseguimento da parte del Nucleo Radiomobile Carabinieri Roma Sezione Motociclisti, che si è concluso con la cattura della coppia. Come si può vedere nella foto, nel veicolo erano stati ritrovati vestiti stirati e puliti, banconote per il valore di 305 euro, una pistola e arnesi da scasso. Gli sciacalli avevano precedenti penali per rapina, ed erano stati trattenuti in attesa del processo.
Il processo si è tenuto oggi al Tribunale di Rieti, presieduto dal Giudice Marilena Panariello, alla presenza dei legali Luca Conti e Marco Franchi e dei carabinieri Antonio T. e Alfonso D. Fuori dall’aula presenti molti giornalisti, in attesa della sentenza contro i due cittadini rumeni. Il processo è stato difficile: i legali hanno discusso a lungo. Il giudice ha convalidato l’arresto disposto ieri per furto aggravato, e ha disposto la scarcerazione per l’allontanamento del territorio. I due sono stati condannati con pena sospesa: la prossima udienza è fissata per il 20 novembre, avendo i legali chiesto i termini a difesa.